Le città africane vivono ancora al buio

In un continente abitato da un miliardo e 200milioni di persone viene consumato solo il tre per cento dell’energia elettrica prodotta nel mondo e questo nonostante il dieci per cento del potenziale idroelettrico mondiale abbia sede in Africa
Africa Ap

Nonostante le numerose centrali idroelettriche e nonostante risieda in Africa il dieci per cento del potenziale idroelettrico mondiale, il continente vive al buio o è scarsamente illuminato.

 

Secondo un rapporto pubblicato dall’ Istituto francese di relazioni internazionali, il tasso di elettrificazione generale è del 42,5% e questo significa  che 620 milioni di persone e 10 milioni di piccole e medie imprese non hanno accesso alla corrente elettrica. Questo tasso scende al 24% nei paesi del continente più a basso reddito, mentre in generale nei paesi in via di sviluppo si parla di un accesso pari al 77%.  Il ritmo di elettrificazione non segue quello della crescita della popolazione e infatti l’Africa sub-sahariana, abitata da 145 milioni di persone è stata collegata alla rete solo a partire dal 2000, ma nello stesso periodo, la popolazione senza elettricità è cresciuta di 100 milioni. Il divario tra città e campagna è diventato anche fattore di diseguaglianza perché i contadini con accesso alla corrente sono appena il 28%, con costi e frequenze di guasti tre volte superiori all’Europa e al Nord America.

 

Da qualche mese la Banca islamica e il governo del Camerun hanno avviato un importante progetto di elettrificazione rurale che ha già collegato 3935 famiglie. Serve un piano ambizioso per finanziare l’elettrificazione e farlo soprattutto con le energie rinnovabili perché entro il 2030, l'Agenzia per le energie rinnovabili (IRENA) stima che la domanda di energia elettrica  in Africa sarà compreso tra 1 800 e 2 200 TWh, una quantità tripla rispetto al 2010. Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha offerto 7 miliardi di dollari, in aggiunta alle decine di miliardi sborsati da privati e cioè imprese, fondazioni che si sono seduti ad un tavolo con i membri del governo per elaborare il progetto “Power Africa”.

 

Anche l'International Finance Corporation, una filiale della Banca Mondiale è entrata in partnership con EDF, la compagnia elettrica francese che lavora  per sviluppare soluzioni energetiche "off-grid", fuori dalla rete tradizionale, in grado di utilizzare fonti rinnovabili.

 

A fine ottobre il cantante Akon ha lanciato il programma "Akon Lighting Africa" e ha fornito 96 kit solari in un sobborgo di Libreville, in Gabon, per consentire l’illuminazione delle case e la ricarica dei cellulari, mentre nuovi pannelli solari sono stati installati per garantire l'illuminazione pubblica del paese. Lo stesso sistema verrà adottato nelle aree rurali che godranno in questo modo di energia pulita.

 

Ora altre iniziative internazionali si stanno spostando nell’ Africa sub-sahariana, che pur ricca di risorse per produrre energia rinnovabile si trova con il tasso di accesso alla rete tra i più bassi del mondo, appena il 30 per cento e questo vuol dire che 7 persone su dieci in quelle nazioni non conoscono ancora la corrente elettrica.
 

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