L’anziano ferito e la solidarietà degli studenti
Davanti all’università mi ero imbattuto in un anziano sporco e vestito di stracci, quasi cieco e con ferite a causa delle frequenti cadute. Vera immagine di Cristo in croce, l’ho aiutato ad alzarsi e gli ho proposto di fargli un bagno. Entrati nell’università, ho trovato il coraggio per chiedere al rettore, musulmano, il permesso di usare il suo bagno personale, l’unico dotato di vasca, perché quel povero potesse lavarsi con il mio aiuto. Sorpreso per l’insolita richiesta, non solo ci ha fatti accomodare, ma lui stesso ha procurato il sapone.
Poi ho accompagnato il vecchietto a casa sua, gli ho comprato da mangiare e pulito la stanza, resa inabitabile dalla sporcizia. L’indomani, vengo convocato dal rettore, interessato a sapere i motivi di quel gesto. Così ho potuto dirgli che la scelta di amare il prossimo univa milioni di persone di tutte le religioni. Interessato a conoscerne qualcuna, mi ha offerto una somma per le necessità dell’anziano. Anche i miei compagni presenti alla scena dell’arrivo hanno raccolto una somma per comprargli degli abiti nuovi.
Bassam – Iraq