La vocazione alla città: una sfida del presente con radici antiche

L'esempio e la testimonianza di Giorgio La Pira

 Gli inevitabili cambiamenti di spazi sempre meno autoreferenziali sembrano portare con sé la necessità di riferirsi ad un concetto centrale per la maturazione del vissuto cittadino: il senso di appartenenza e di identità della popolazione e la fondamentale vocazione che ogni territorio urbano appare chiamato a riconoscere e a realizzare nel suo sviluppo e nella sua storia. Il percorso politico e sociale di La Pira dentro la città di Firenze costituisce ancora oggi, con le dovute proporzioni, una testimonianza di qualità e un esempio al quale rifarsi nel pensare al pluralismo, alla solidarietà e alla fraternità dello spazio municipale. Gli elementi caratterizzanti delle amministrazioni lapiriane con la salvaguardia del concetto di persona, con la difesa del senso del lavoro e dell’importanza di un corretto integrarsi tra bene economico e capitale umano, con l’apertura dello spazio caratteristico della città alle problematiche della comunità internazionale, sottolineano la necessità di creare e difendere un patrimonio valoriale in politica, tale da poter svincolare gli indirizzi concreti di cambiamento e l’audacia amministrativa da un periodo storico e da potenziare le differenze sostanziali con orizzonti di dialogo o opere dall’anima condivisa. 

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