La sussidiarietà nel magistero sociale della Chiesa: una rivoluzione possibile

Il rispetto della vera natura dell’uomo comporta il riconoscimento dei suoi diritti e delle sue realizzazioni sociali, da quella elementare della famiglia alla grande organizzazione, sino all’ente che l’uomo stesso si dà perché, da un lato, aiuti i gruppi a conseguire i rispettivi traguardi naturali e, dall’altro, soddisfi bisogni ai quali quei gruppi non sono in grado di corrispondere. Questa duplice funzione, sussidiaria e suppletiva, va rispettata a partire dalla struttura sociale per finire a quella politica e sostanzia il principio di sussidiarietà enunciato nella dottrina sociale cristiana. È un principio indotto che, rispettato unitamente a quelli della solidarietà e del bene comune, nel presupposto del personalismo, porta al rispetto delle identità sociali e politiche e, come esito finale, a una compagine nazionale e internazionale articolata eppure armonica, pluralista eppure unitaria e, in definitiva, a un rivoluzionario ma pacifico riassetto della convivenza nelle nazioni e nel mondo.

 

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