La resistenza dei credenti: gli esempi di Pavel Florenskij e Aleksandr Men’

Lungo la storia del potere comunista, in URSS alcuni credenti hanno cercato di reagire attivamente all’imposizione dell’ateismo statale impegnandosi in una vita cristiana di testimonianza responsabile e creativa. Tali senza dubbio i casi di Pavel Florenskij e Aleksandr Men’, che abbracciano idealmente l’intero arco delle persecuzioni e presentano sorprendenti analogie. Queste due figure di sacerdoti intellettuali hanno pagato col sangue, oltre che la propria fedeltà a Cristo, anche il prezzo della propria genialità umana; uomini di scienza e di Chiesa, hanno teso a una visione del mondo di sintesi, in cui scienza e fede non solo si incontrino e si armonizzino, ma costituiscano un tutt’uno. Per dirla con Florenskij, essi hanno sottolineato con la prassi della vita e il pensiero che le parole cultura 

e culto derivano dalla stessa radice. 

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