La mamma, l’amore per eccellenza

La festa di domenica è un modo per ricordare e far rivivere in noi il ruolo insostituibile della madre per un figlio

Il mondo avanza ma ci sono alcune verità che il tempo non potrà mai scalfire, una di queste è la figura della mamma. E non mi riferisco alle emozioni di tenerezza e di dolcezza che questo nome evoca.

Bensì a quella realtà sostanziale e concreta che testimonia. La mamma è la prima esperienza di ciascun essere umano. Infatti, la donna, durante la gravidanza e subito dopo il parto si trova lentamente ad assumere l’identità di madre, come genitrice di una nuova creatura; e da quel momento per il piccolo la mamma è il dio in terra, colei alla quale manifesta una fiducia smisurata. Il bambino non potrebbe vivere senza la mamma, le cure, le attenzioni e le coccole di sostegno sono ingredienti per una buona vita, cosicché quando dal settimo al nono mese il bambino interiorizza la madre, interiorizza questo amore, porta dentro di sé questa capacità d’amare, che sarà per lui fonte di sicurezza e di autonomia.

Questa mamma continuerà a guidarlo tanto che una delle esperienze più belle che il bambino può sperimentare nella scuola dell’infanzia è quando senza accorgersi chiama l’insegnante mamma. È un rievocare le cure, le premure che sono iscritte nel suo Dna psichico. Così sarà pure nella scuola elementare e media, ogniqualvolta di fronte a varie difficoltà ricorrerà alla fonte sicura della madre.

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La mamma allora è per tutti noi la donna concreta, educatrice, attenta, che si occupa della crescita, ed è per tutti non tanto una creatura esterna alla vita, ma pienamente iscritta nell’animo di ciascuno.

Ma se vogliamo festeggiare fino in fondo questa giornata, non possiamo che attingere alla madre per eccellenza, a Maria, la madre del Cristo. Penso che la grandezza di Maria non stia nelle sue apparizioni ma nel fatto che lei è stata ed è la mamma, la donna dell’educare.

Maria è stata colei che col pensiero e con i fatti si è occupata di Gesù bambino, modificando continuamente il proprio modo di pensare e lasciandosi trasformare da Dio.

Questo è allora la mamma, colei che chinandosi sul figlio (bambino, adolescente, grande), lo ama fino in fondo, fino a lasciarsi trasformare dal figlio stesso. Ed è forse per questa disponibilità, che la mamma rievoca in noi il desiderio più grande: essere come lei l’amore con eccellenza

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