La maglia rosa a Zingaretti

Il neopresidente della Regione Lazio, senza non poche difficoltà, presenta la squadra di governo che ha il non facile compito di raddrizzare il timone dell'ente e di affrontare le emergenze
Nicola Zingaretti

In tempo di gare ciclistiche, Nicola Zingaretti si assicura subito la maglia rosa per la giunta regionale del Lazio appena varata. Infatti, non priva di “effetti speciali”, nasce una compagine governativa che conta dieci assessori, di cui sei sono donne. Tutti provengono dall’esterno del consiglio regionale appena eletto.

Uno degli effetti speciali è rappresentato dalla giornalista e scrittrice Lidia Ravera, nota autrice di molti romanzi, che si è cimentata anche in sceneggiature per il cinema e per la tv, nominata assessore alla Cultura e allo Sport. Altro nome di peso il rettore dell’Università Roma Tre, l’economista Guido Fabiani a cui è stato affidato  l’assessorato alle Attività Produttive e sviluppo economico. Altri cosidetti “tecnici” sono Concettina Ciminiello, direttore amministrativo della Scuola superiore dell’economia e delle finanze (Mef), che si occuperà di Semplificazione, Trasparenza e Pari Opportunità.

Altra “quota rosa” è rappresentata da Alessandra Sartore, dirigente del ministero dell’Economia e delle finanze con l’incarico di Bilancio, Patrimonio e Demanio. Per il resto, Zingaretti si è rivolto a due vecchi compagni di cordata alla Provincia di Roma. Infatti Massimiliano Smeriglio diventa vicepresidente con delega alla Formazione, Università, Scuola e Ricerca, e Michele Civita assessore alle Politiche del Territorio, della Mobilità e dei Rifiuti. 

Una quota spetta, infine, al mondo delle altre province laziali. Dal rietino, e precisamente da Poggio Mirteto di cui è sindaco, arriva Fabio Refrigeri per gestire , Politiche abitative e Ambiente, mentre la pontina Sonia Ricci, imprenditrice e dirigente d’azienda, sarà a capo dell'assessorato all'Agricoltura, Caccia e Pesca.

Al Lavoro, sfumata l’ipotesi di una sindacalista, c’è Lucia Valente, docente associato di Diritto del Lavoro della Sapienza Università di Roma.. Un vice prefetto aggiunto, Paola Varvazzo, si aggiudica infine l’assessorato alle Politiche Sociali. Il presidente  Zingaretti ha evocato a se le deleghe su Europa, Turismo, Economia del mare e Protezione civile.

È utile precisare che tutti gli assessori scelti sono esterni al consiglio regionale. I soliti informati assicurano che il neo eletto presidente ha avuto un percorso in salita per la costruzione del mosaico giunta. Sicuramente non è venuto meno alla promessa di fare una piccola rivoluzione. «Avevamo detto che avremmo cambiato tutto – ha esordito Zingaretti – e abbiamo avviato questo cambiamento non solo eleggendo tutti consiglieri nuovi, ma anche con la scelta degli assessori». 

Nessuno può obiettare che «il merito e la competenza» sottolineate dal governatore non siano presenti nella nuova squadra e neanche che il compito che li aspetta: «è un lavoro molto difficile, ma – ha affermato il presidente – sono sicuro nella capacità delle persone che abbiamo scelto e faremo ripartire davvero il Lazio». 

Ci si permetta una piccola nota. Ben venga, e finalmente, una scelta "rosa". Ma la politica ha bisogno, sì, di colore, per il forte pallore da cui è profondamente investita, ma altrettanto di coesione, che non è una sommatoria di “generi”, ma uno sguardo armonico ed equilibrato verso il bene Comune. Inoltre una domanda: ottimo la competenza, ma come mai la politica è così affascinata dai cosidetti tecnici o, se non piace, dai "super esperti"? Qualcuno ha affermato che «la funzione e l’arte del politico non possono essere sostituite dal semplice assolvimento delle funzioni tecniche. La fondamentale differenza tra le due figure risiede nel fatto che l’azione politica si proietta verso l’avvenire, con valutazioni di valore e con funzioni di scelte coerenti con indirizzi globali e di sintesi». Giriamo, affettuosamente, tale dubbio e tale affermazione al presidente Zingaretti sperando che note positive entrino nello scombinato spartito della Regione Lazio.

(Nella foto di Pino Alpino, la sede della Regione Lazio)

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