La Gmg nasce da uno sguardo

Dal 22 al 27 gennaio a Panama la 34° Giornata mondiale della gioventù. Una storia che comincia con Giovanni Paolo II.

Comincia la Gmg di Panama. Segna il numero 34 di una storia che parte da «un Paese lontano». La scintilla originaria è in uno sguardo tra il papa venuto dalla Polonia e i giovani attratti dal suo carisma umano e spirituale. Sin dall’inizio il rapporto tra Giovanni Paolo II e i giovani è amore a prima vista.  È il 22 ottobre 1978, il primo giorno del pontificato. Al termine della preghiera dell’Angelus, il papa improvvisa rivolgendosi ai giovani presenti in piazza San Pietro: «Voi siete l’avvenire del mondo. Voi siete la mia speranza». Il fatto strabiliante è che Giovanni Paolo II cerca i giovani ovunque vada in Italia e all’estero. Non perde una sola occasione per stare con loro, parlare, ascoltare e scherzare. Si va avanti così per sei anni. C’è un grande feeling ed ogni incontro è un successo.

Nel 1984 la grande intuizione. Incanalare l’esperienza già esistente di rapporto diretto e collaudato con i giovani in organizzate Giornate mondiali della gioventù. A detta di Giovanni Paolo II nascono spontaneamente. In realtà si tratta di reciprocità: i giovani le chiedono, il papa intuisce le loro intenzioni e prende l’iniziativa. I giovani sono convocati a Roma, una prima volta nel 1984 per il Giubileo straordinario della Redenzione e la seconda nel 1985 per l’anno della gioventù indetto dall’Onu. Il secondo invito è per la domenica delle Palme e il papa chiede agli episcopati, movimenti e associazioni di appoggiare l’iniziativa. Entrambi gli appuntamenti riscuotono un grande successo. Da lì è solo un crescendo. Lo spettacolo immenso dell’Avenida Nueve de Julio a Buenos Aires del padre gesuita Bergoglio nel 1987. La presenza, per la prima volta di giovani provenienti dai Paesi dell’Est Europa, anche dalla Russia, a Czestochowa nel 1991. L’appello alla difesa per la vita a Denver, in Colorado, nel 1993. I due milioni di giovani a Manila nel 1995, la più grande folla di tutti i viaggi papali fino ad allora. A Parigi, nel 1997, il papa invita tutti a Roma per il Grande Giubileo per «un’esperienza di comunione spirituale che segnerà certamente le nostre vite». E Roma 2000 resta indimenticabile, l’apice di tutti i suoi incontri con i giovani. C’è tra i giovani e lui, oltre due milioni, una sintonia totale e un’immensa fiducia. Il papa sembra quasi affidare loro l’umanità intera:

«Cari amici, vedo in voi le “sentinelle del mattino” in quest’alba del terzo millennio. Nel corso del secolo che muore, giovani come voi venivano convocati in adunate oceaniche per imparare ad odiare, venivano mandati a combattere gli uni contro gli altri. I diversi messianismi secolarizzati, che hanno tentato di sostituire la speranza cristiana, si sono rivelati veri e propri inferni. Oggi siete qui convenuti per affermare che nel nuovo secolo voi non vi presterete ad essere strumenti di violenza e distruzione; difenderete la pace, pagando anche di persona se necessario. Voi non vi rassegnerete ad un mondo in cui altri esseri umani muoiono di fame, restano analfabeti, mancano di lavoro. Voi difenderete la vita in ogni momento del suo sviluppo terreno, vi sforzerete con ogni vostra energia di rendere questa terra sempre più abitabile per tutti». Si chiude in Canada, a Toronto nel 2002. Il papa si spegne con nel cuore il desiderio di vederli ancora in estate, a Colonia. Nelle ultime ore della sua esistenza terrena sono i giovani che lo cercano, a migliaia riempiono piazza San Pietro, pregano e cantano per lui. E sarebbero proprio rivolte ai giovani le sue ultime parole alla vigilia della sua morte. «Vi ho cercati. Adesso voi siete venuti da me. Vi ringrazio».

 

Sulla scia di Giovanni Paolo II, il vero fondatore della Gmg, proseguono Benedetto XVI (Colonia, Sydney e Madrid) e Francesco (Rio de Janeiro, Cracovia e Panama), con lo stesso entusiasmo, ognuno con il suo carattere, per poter ancora «sognare in grande» un mondo migliore, sopratutto dopo l’appena concluso Sinodo dei giovani.

Cosa hanno dato, che frutti hanno portato, cosa rimane dopo questi mega incontri ognuno in cuor suo lo sa. Di certo sono eventi che spalancano gli orizzonti, mostrano una visione differente del mondo, aprono la mente, fanno conoscere il mondo reale, anche giovanile, per una generazione che ha già globalizzato il messaggio universale del cristianesimo.

Dalle ore 24 di martedì 22 fino a lunedì 28 gennaio su Tv2000 sarà possibile seguire tutti i principali avvenimenti della Gmg a Panama. Sarà la Gmg delle periferie in un Paese a forma di esse che lega oceani e continenti, una patria «tan pequeña, tendida sobre un istmo donde es más claro el cielo y es más vibrante el sol». «Tanto piccola, tesa sopra un Istmo, ‒ scrive il poeta  Ricardo Miró ‒ dove è più chiaro il cielo e più brillante il sole».

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