La famiglia in scacco

Riflessione sul “collasso” dei valori, anche in Oriente, con particolare riferimento a famiglia, giovani e mass media.
Oriente

La famiglia è sotto assedio. E’ quanto succede da tempo in gran parte dell’Occidente. Ma niente di meno sta accadendo in Oriente. Lo hanno fatto presente alcuni relatori nel secondo giorno del simposio buddista-cristiano in corso di svolgimento a Chiang Mai, in Thailandia. La riflessione è ruotata attorno al “collasso” dei valori, con particolare riferimento a famiglia, giovani e mass media.

 

<Si sta distruggendo sistematicamente la famiglia – ha affermato il giapponese Ryoko Nishioka, esponente del Buddismo Tendai -. La società non crolla solo a causa dell’illegalità e del terrorismo, ma anche quando l’uomo diventa preda di valori sbagliati. Oggi la gente sta perdendo la gioia di vivere e il senso della vita>.

 

Un quadro analogo è emerso pure dalle parole del coreano Kim Sung Gon, che ha parlato del crollo di quei valori sinora a fondamento della società. <Anche la partecipazione alla liturgia religiosa dei matrimoni è vissuta come un atto formale e rispecchia la diminuzione del numero di quanti considerano le verità religiose come criterio di giudizio dei valori. Oramai si presta più attenzione ai risultati della ricerca scientifica che ai testi sacri>.

 

Se la famiglia crolla, si assiste a fenomeni sempre più preoccupanti. In Giappone, è stato riferito, la piaga dei suicidi resta un’emergenza (30 mila lo scorso anno), ma in questo periodo il Paese del Sol levante si trova davanti ad un’assurda novità: i cosiddetti “omicidi casuali e indiscriminati”. Gli autori si giustificano dicendo semplicemente: <Volevo solo ammazzare qualcuno>. Ha commentato Ryoko Nishioka: <Troppo facile etichettare questi criminali come dei pazzi. Dobbiamo pensare piuttosto che si tratta di gente che ha smarrito il senso della vita a causa del crollo della famiglia e della comunità circostante>.

 

Il rimedio? Ripartire dalla famiglia, salvaguardandola e ricostruendola, e facendo prendere coscienza ai coniugi del loro importante ruolo a servizio della società. Ma non basta. I governi e le amministrazioni locali sono chiamati a fornire i sostegni più opportuni alla famiglia stessa. Su questo hanno concordato esponenti buddisti di Giappone, Corea e Thailandia, consapevoli che <è difficile trovare soluzioni, ma vogliamo collaborare per cercarle insieme>.

 

La giornata era stata aperta dalle relazioni della statunitense Judith Povilus e dell’ungherese Palko Toth, docenti all’Istituto universitario Sophia, con sede a Loppiano, alle porte di Firenze. A loro era stato affidato il tema relativo a educazione, giovani e mass media. Numerose le successive domande dei presenti, colpiti dall’innovativa esperienza accademica, incentrata sull’apertura alle diversità culturali, sulla relazione a tempo pieno tra docenti e studenti, sull’interdisciplinarità per vedere la persona nella sua unità globale.

 

 

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