In Kenya arriva il 4G con i palloni aerostatici

Un progetto che sta estendendo l'accesso a Internet in tutto il mondo attraverso dei palloni aerostatici alimentati a energia solare lanciati nella stratosfera

Grazie ad un accordo tra Alphabet, holding americana a cui fa capo anche Google, e la compagnia telefonica locale Telkom Kenya, oltre 35 palloncini aerostatici alimentati ad energia solare sono stati lanciati dalla stazione di Puerto Rico con l’obiettivo di raggiungere, viaggiando nella stratosfera, 14 contee isolate del Kenya per garantire a tutti i cittadini la copertura 4G. Il Loon Project, idea di Google X, è una rete di palloncini che viaggiano ai margini dello spazio, con l’obiettivo di portare la connettività in tutte le parti del mondo, cercando di colmare il più possibile il divario digitale. Così, dopo il primo lancio e le prime due settimane di prova che hanno permesso la connessione ad una rete 4G ad oltre 35 mila clienti della compagnia Telkom Kenya, ora nel cielo keniota galleggiano dei palloni in grado di rendere possibile l’accesso ad Internet anche nelle aree più isolate comprese le aree di Iten, Eldoret, Baringo, Nakuru, Kakamega, Kisumu, Kisii, Bomet, Kericho e Narok, coprendo un territorio di oltre 50 mila km quadrati per oltre 100 giorni.

I palloncini, che viaggiano a un’altezza di 20 km sopra il livello del mare, hanno le dimensioni di un campo da tennis, sono progettati per resistere alle difficili condizioni della stratosfera, dove i venti possono soffiare oltre i 100 km/h e le temperature possono scendere fino a -90° C.

Una volta partiti dalla stazione di lancio i palloncini lunatici seguono una mappa elaborata da un team altamente qualificato. Il sistema di navigazione analizza i venti attorno a ciascun pallone ogni minuto per garantire un volo il più sicuro possibile.

Loon, per la prima volta in Africa, collabora con gli operatori di rete mobile a livello globale per espandere la portata del loro servizio LTE. Il suo utilizzo è triplice: espandere la copertura in luoghi in cui è carente, integrare le reti esistenti e fornire una copertura adeguata dopo catastrofi naturali. Il progetto nasce infatti per garantire la copertura Internet durante alcune emergenze mondiali. Nel 2017 ad esempio, dopo l’Uragano Maria che si è abbattuto su Puerto Rico, il progetto Loon ha fornito la connettività di emergenza ad oltre 200 mila persone mentre venivano riparate le reti mobili sull’isola. Oppure, dopo la fortissima scossa di terremoto in Perù nel 2019, grazie ai palloncini Loon, le persone colpite dal disastro sono riuscite a rimanere connesse.

Grazie a  Loon e Telkom, oggi anche chi vive nelle aree più isolate del Kenya potrà fare chiamate vocali e videochiamate, utilizzare YouTube, navigare sul web, rimanere connesso al resto del mondo tramite WhatsApp.

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