Justin Welby scende in campo

L’arcivescovo di Canterbury, contrariamente a quanto detto e scritto, non è sceso in campo contro la Brexit, ma in favore di una riconciliazione nazionale. Leggere per credere

Finora non si era visto nel lungo e complesso processo della Brexit, almeno in un modo così pubblico e mediatico, l’intervento di qualche autorità religiosa. È successo martedì scorso con l’arcivescovo di Canterbury, Justin Welby, primate della Chiesa anglicana. A dire il vero, tale intervento non è piaciuto a tutti, in particolare a coloro che parteggiano per una Brexit messa in atto anche nelle peggiori condizioni possibili, secondo le informazioni pubblicate dal Times e da The Guardian martedì 27. Tra le critiche più acide, quella del parlamentare Mark Gino Francois, vicepresidente del Gruppo europeo di ricerca e noto euroscettico. Convinto che i britannici siano ormai stufi di sentirsi dire che il risultato del referendum sulla Brexit dovrebbe esse revocato, pensa che i cittadini «non gioiranno ora se l’arcivescovo di Canterbury glielo ricorda».

L’entrata in scena di Welby sulla scena politica è dovuta alla proposta a lui rivolta di presiedere una “assemblea di cittadini” composta da un centinaio di persone in rappresentazione delle diverse posizioni sulla Brexit, allo scopo di discuterne i vari punti a favore e contro. A fare la proposta sembra siano stati dei parlamentari che non sono d’accordo con un’uscita dura dall’Ue. Si capisce dunque che le critiche siano arrivate dalla parte dei conservatori, qualificando la proposta «profondamente inadeguata», perché si tratta di un affare strettamente politico e perché non possono non sospettare che dietro ci sia l’intenzione di destabilizzare la posizione del primo ministro Boris Johnson.

Justin Welby aveva già manifestato in qualche occasione la convinzione che una Brexit senza accordo sarebbe «non solo un fallimento politico e pratico, ma anche poco morale». Forse in questa sottolineatura “morale” bisogna trovare la chiave di lettura della sua adesione alla proposta. Almeno così l’hanno capito quelli che l’hanno applaudito, come il vescovo Burnley Philip North: «Un tentativo di riconciliazione in un momento di emergenza nazionale». Lo stesso Boris Johnson ha dichiarato: «Così come ho capito, Welby vuole unire il Paese, e certamente in ciò conta sul mio sostegno».

Cosa ha detto in realtà l’arcivescovo? Come in tante altre circostanze, anche questa volta conviene andare ai documenti. Pubblicata nella pagina web di Justin Welby il 27 agosto, troviamo la sua «risposta all’invito per presiedere il Forum cittadino sulla Brexit». Ecco alcuni stralci. «È un privilegio inaspettato che mi sia chiesto di presiedere questo forum sulla Brexit. In passato questo tipo di riunioni, in diversi posti e in situazioni difficili, ha aperto la strada per poter deliberare con cura, se fatta nel momento adeguato ed è rappresentativa»; «Sarei pronto ad accettare sotto certe condizioni (…) che questa assemblea non sia un cavallo di Troia allo scopo di ritardare o prevenire la Brexit (…). Questo lo può fare solo il governo e i parlamentari»; «Questo forum deve essere aperto a tutte le possibilità (…), contare col sostegno di tutti i partiti e avere tempo per organizzarsi convenientemente»; «Gesù Cristo è la fonte della riconciliazione e la guarigione per gli individui e per la società (…). È corretto che le Chiese concorrano al risorgimento di un Paese dinamico e unito dopo la Brexit»; «Il bisogno di una guarigione nazionale e un eventuale movimento verso la riconciliazione è essenziale, e ci vorrà tempo, un impegno profondo per il bene comune»; «Preghiamo per i membri del governo, del parlamento e i capi politici. Preghiamo per la gente di questo Paese, la cui vita sarà colpita in vari modi dalle decisioni prese». Come si vede, non ci sarebbe di per sé motivo di prendersela con Justin Welby, che non sembra uscire dalle sue prerogative di capo religioso…

Per approfondire: https://www.archbishopofcanterbury.org/news/latest-news/archbishop-justin-welbys-response-invitation-chair-citizens-forum-brexit&prev=search

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