Italia: i media, l’immigrazione, l’asilo

Primo rapporto dell'osservatorio Carta di Roma.

Presentato il primo osservatorio previsto dal protocollo deontologico promosso dall’Alto Commissariato dell’Onu per i rifugiati (Unhcr) e redatto congiuntamente dalla Federazione Nazionale della Stampa Italiana e dal Consiglio Nazionale dell’Ordine dei giornalisti nel giugno 2008.

 

I dati, presentati nella facoltà di Scienza della Comunicazione dell’Università “La Sapienza” di Roma, hanno evidenziato la tendenza dei mezzi di comunicazione a tematizzare la presenza degli immigrati in Italia con un forte riferimento alla minaccia costituita dagli stranieri alla sicurezza degli italiani. Un orientamento indotto anche dalla sproporzione fra la presenza di esponenti politici e quella di altri soggetti interessati al dibattito. Una presenza, quasi totale e totalizzante, che sposta l’attenzione più sul dibattito ideologico fra gli schieramenti che sul reale contenuto dei provvedimenti.

 

Come riporta la ricerca, integralmente scaricabile dal sito della FNSI, «l’immigrazione viene raramente trattata come tema da approfondire e, anche quando ciò avviene, è accomunata alla dimensione della criminalità e della sicurezza: ad esempio, sul totale di 5684 servizi di telegiornale andati in onda nel periodo di rilevazione, solo 26 servizi affrontano l’immigrazione senza legarla, al contempo, a un fatto di cronaca o al tema della sicurezza».

 

Il Rapporto annuale, reso possibile dalla Carta di Roma, rappresenta uno strumento al servizio della corretta informazione rispettosa dei fatti e della dignità delle persone. I primi dati emersi hanno confermato l’esigenza di una capacità di rinnovarsi del mondo dei mass media che sembra “congelato” su una visione problematica di immigrati e richiedenti asilo. Una rappresentazione del fenomeno migratorio che usa, da vent’anni, le stesse modalità, le stesse notizie, gli stessi stili narrativi e, nota la ricerca per alcuni casi, gli stessi tic e stereotipi. E’ perciò necessario offrire un volto alla personalità degli stranieri in Italia non definito solo dal dettaglio della nazionalità o della provenienza “etnica”.

 

(CC_Città_Nuova_Italia_2009/12/22)

 

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