Italia. I diritti alzano la voce

Critiche e proposte dal Terzo Settore

Dalla primavera del 2009 hanno cominciato ad incontrarsi frequentemente condividendo una insoddisfazione profonda per come i temi del Welfare sono trattati dalla politica e dai media. Si tratta dei rappresentati del “Terzo settore”, che alla fine hanno redatto un manifesto in cui sono definiti i principi etici e politici da promuovere per guidare un’azione efficace verso gli interlocutori istituzionali e la società intera. L’intenzione è promuovere una riforma del welfare che non sia un suo mero smantellamento, la riaffermazione del valore della Costituzione e dei diritti di cittadinanza, la denuncia rispetto alla crescita della povertà, delle disuguaglianze, all’uso del diritto penale e del carcere come risposta ai problemi sociali; la richiesta di una nuova politica, capace di farsi carico, prioritariamente, del bene comune. Temi sui quali le associazioni hanno deciso di avviare da sabato 27 febbraio una campagna nazionale dal titolo «I diritti alzano la voce», specificata dalla precisazione «cara politica sui diritti delle persone non ne hai azzeccata una!».

Le tesi partono da un’osservazione comune per cui «non può esserci sviluppo e benessere se milioni di persone non riescono a sopravvivere dignitosamente, se un altissimo numero di famiglie italiane, pur non essendo povere, fatica ad arrivare alla fine del mese e ha paura del futuro». La richiesta di più welfare, più investimenti, più servizi sociali viene specificata in 10 proposte concrete.

 

Per analisi e approfondimenti www.idirittialzanolavoce.org

 

CC_Città_Nuova_Italia_2010/02/26

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