Italia, è ora di scendere in campo! Esordio da brividi con l’Inghilterra

La partita si disputerà stanotte a mezzanotte, ora italiana. L’Inghilterra è un avversario difficile e il caldo clima di Manaus metterà alla prova la resistenza dei giocatori. Occorre ritrovare quello spirito battagliero che spesso gli uomini di Prandelli sono riusciti a trovare quando il gioco comincia a farsi duro e senza prova d’appello. Dal sito Mondiali di calcio 2014 
Mondiali 2014. Allenamento della Nazionale italiana

Il Mondiale degli Azzurri, finalmente, ha inizio. Dopo tante polemiche sulle convocazioni, il rammarico per il pesante infortunio di Montolivo e la paura per l’acciaccato De Sciglio (oggi non sarà della partita, contrattura al bicipite femorale della gamba sinistra per lui), le deludenti amichevoli contro Irlanda e soprattutto Lussemburgo e lo scetticismo crescente sulle scelte di Prandelli, la parola va al campo: unico e supremo giudice, che dovrà emettere la sua prima sentenza in una partita il cui immenso coefficiente di difficoltà non è legato soltanto al nome dell’avversario, ma alle condizioni climatiche.

L’Inghilterra di Rooney, Gerrard e Lampard e dei tanti giovani rampanti non si discute, ma il caldo di Manaus, in piena Amazzonia, potrebbe essere un osso altrettanto duro per gli azzurri. Umidità quasi del 100 per cento, con temperature che spesso superano i 30 gradi: basta questo per capire come sia importante dosare le forze con intelligenza.

In quello che da tutti è stato definito il “girone di ferro”, sarà fondamentale partire con la marcia giusta sia per cancellare i dubbi sull’effettivo valore della nostra squadra, che per mandare un messaggio chiaro e forte all’altra grande protagonista del girone: l’Uruguay di Cavani, con Suarez ancora ai box, impegnato contro il Costarica, presunta “cenerentola” del gruppo. Inghilterra-Italia è il classico match che si presenta da solo: sfida tra due grandi del calcio mondiale incontratisi l’ultima volta in una manifestazione ufficiale nel quarto di finale degli Europei del 2012, in cui diedero vita a un tesissimo 0-0 risoltosi a favore degli azzurri solo dopo la lotteria dei rigori. Le statistiche ci sorridono: in 24 partite sono arrivati 10 successi italiani, 7 pareggi e altrettante vittorie inglesi, l’ultima delle quali un 2-1 in un’amichevole giocata a Berna nell’agosto di due anni fa.

La storia ci narra di sfide fisiche, tirate, molto sofferte: alla mente ritorna la gemma con cui Zola, nel 1997, violò il mitico tempio di Wembley, ventiquattro anni dopo la rete della prima storica vittoria in terra inglese, firmata don Fabio Capello. Fino a tornare indietro alla leggenda dei “Leoni di Highbury”: nel ’34 gli azzurri affrontarono a Londra gli inglesi, considerati allora maestri inarrivabili, tanto da decidere di non partecipare a competizioni con altre squadre nazionali. Britannici avanti 3-0 dopo 13 minuti, orgogliosa rimonta italiana che, grazie a due reti del mitico Giuseppe Meazza e in 10 contro 11, sfiorarono un’impresa che all’epoca avrebbe avuto del leggendario. Tra i precedenti, è bene anche ricordare la “finalina” del Mondiale del 1990, finita 2-1 per gli azzurri grazie alle reti di Schillaci e Baggio, intervallate da quella di Platt.

Pur non essendo più considerata inarrivabile, l’Inghilterra è uno degli avversari più difficili che potesse capitare agli azzurri: concentrato di esperienza, classe e forza fisica, gli uomini di Hodgson non si presentano certo come i favoriti alla vittoria finale, ma sottovalutare fuoriclasse come Rooney, Lampard e Gerrard e i tantissimi giovani in rampa di lancio tra i quali Sturridge, Wilshere, Jones, Wellbeck, Barkley e Shaw (in ordine gerarchico, non alfabetico) potrebbe essere fatale. Occorre rivedere quello spirito battagliero che spesso gli uomini di Prandelli sono riusciti a trovare quando il gioco comincia a farsi duro e senza prova d’appello.

Per quanto riguarda le formazioni, entrambi i tecnici dovrebbero confermare le indiscrezioni della vigilia. Prandelli schiera un centrocampo molto folto con Marchisio e Candreva incursori, a dare manforte a Mario Balotelli, chiamato domani a dare risposte importanti visto lo stato di grazia di Immobile. Hodgson, dal canto suo, schiera un 4-2-3-1 che, però, sarà molto vicino a un più classico 4-4-2. Gerrard e Wilshere a interdire, Lallana e Sterling a fare su e giù per la fascia con Rooney ad appoggiare Sturridge. Calcio d’inizio alle ore 24 del 14 giugno: in Italia, c’è da scommetterci, saranno in molti a fare le ore piccole.

Probabili formazioni:

Italia (4-1-4-1): Buffon, Darmian, Chiellini, Barzagli, Abate; De Rossi; Candreva, Verratti, Pirlo, Marchisio; Balotelli. All: Prandelli

Inghilterra (4-2-3-1): Hart; Johnson, Cahill, Jagielka, Baines; Gerrard, Wilshere; Lallana, Rooney, Sterling; Sturridge. All. Hodgson

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