In libreria

Le proposte di questa settimana vanno dalla storia di Roberto Mancini, il poliziotto che ha scoperto la Terra dei fuochi, a uno studio sula trasformazione degli déi dell'Olimpo nelle varie epoche e civiltà; da un racconto di riscatto sui giovani di Scampia a un romanzo di un grande autore turco
Una parete di libri

Testimoni – L. Ferrari/N. Trocchia/M. Mancini, “Io, morto per dovere. La vera storia di Roberto Mancini, il poliziotto che ha scoperto la Terra dei fuochi”, Chiarelettere, euro 15,00 – «Il nostro dovere non è arrestare qualcuno e mettergli le manette per fare bella figura con i superiori e magari prendersi un encomio. Noi siamo pagati per garantire i diritti, per migliorare, nel nostro piccolo, il mondo che ci circonda, la vita delle persone». Sono parole di Roberto Mancini, un uomo che sapeva già tutto del disastro ambientale nella cosiddetta Terra dei fuochi e dopo aver scritto un’informativa rimasta per anni chiusa in un cassetto e ritenuta non degna di approfondimenti, ne aveva scritta un’altra nell’ultimo periodo della sua vita (pubblicata per la prima volta in questo libro). Mancini è morto il 30 aprile 2014, ucciso da un cancro. Sarà riconosciuto dal ministero dell’Interno come “vittima del dovere”. La sua storia di passione, impegno e coraggio viene ora raccontata con delicatezza e profondità attraverso le testimonianze dei colleghi e della famiglia, i documenti, oltre dieci anni di lavoro alla Criminalpol e la voce stessa di Mancini, che restituisce la sua verità e tutto il senso della sua battaglia umana e professionale.

 

 

Mitologia – Barbara Graziosi, “Gli dèi dell’Olimpo. Storia di una sopravvivenza”, Utet, euro 20,00 – Gli dèi della mitologia sono sopravvissuti fino ai noi, magari sotto forma di «semplici chimere, sogni a occhi aperti e assurdità», come osservava il filosofo francese Bernard de Fontenelle nel XVII secolo, e la giovane studiosa triestina, autrice di questo documentato e brillante studio, lo dimostra. Seguire, come lei fa, le trasformazioni degli Olimpici nelle varie civiltà ed epoche che hanno attraversato significa leggere in trasparenza la storia del lascito culturale del mondo greco, che anche dopo la dissoluzione della potenza di Atene ha continuato a circolare e a ibridarsi con le culture di altri popoli sia verso l’Oriente (l’Egitto alessandrino, ma anche i Paesi arabi e l’Estremo Oriente) sia verso Occidente (l’impero romano ma anche, in seguito, il Medioevo cristiano e il Rinascimento, e persino il Nuovo mondo).

 

 

Ragazzi – Rosa Tiziana Bruno, “Un ribelle a Scampia”, Paoline, euro 12,00 – Il giovane Nicola abita a Napoli, nel quartiere Scampia. Invece di andare a scuola, va in giro con gli amici, fino a quando viene avvicinato da ladri che lo coinvolgono prima nel furto di un motorino, poi in una rapina. Arrestato, finisce nel carcere minorile, ma non fa il nome dei complici. Si guadagna così il rispetto dei malavitosi e, una volta uscito dal carcere, viene ingaggiato come corriere della droga. Arrestato nuovamente… Un bel racconto per ragazzi in cui l’autrice – sociologa, scrittrice e insegnante – coniuga perfettamente il disagio minorile di una zona tristemente famosa alle cronache (ma anche vittima spesso di luoghi comuni e pregiudizi) con la voglia di riscatto dei suoi giovani abitanti. Il tutto condito dalla passione per la lettura, efficace strumento di recupero sociale. Il libro è arricchito dalle vignette fumettistiche di Roberto Lauciello.

 

 

Narrativa – Hasan Ali Toptaş, “Impronte”, Del Vecchio, euro 18,00 – Ziya è un sopravvissuto. Venti mesi di servizio militare sul confine turco-siriano e la perdita della moglie e del figlio uccisi dai terroristi a Istanbul gli hanno tolto per sempre il senso della vita. Gli resta un amico, Kenan, che per lenire il suo dolore lo invita a raggiungerlo nel villaggio curdo di Yaziköy, ai margini della società turca coi suoi riti ancestrali. Nell'andirivieni immaginoso tra presente e passato, la vita del protagonista si apre di continuo a nuove trame e vicende gremite di personaggi errabondi e simbolici… In una lingua elegante e suggestiva prende forma un romanzo avvolgente, duro, commovente e disincantato al tempo stesso. Con Impronte, suo primo testo in traduzione italiana, Toptaş si conferma uno dei più grandi autori turchi viventi.

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