Il maltempo devasta il tarantino

A Ginosa la pioggia violenta ha provocato l’esondazione dei fiumi Bradano e Lato interrompendo i collegamenti stradali, causando danni ingenti alle abitazioni e alcune vittime tra la popolazione
Una voragine provocata dal maltempo

Un violento nubifragio ha devastato tra lunedì e martedì l'area del tarantino. A Ginosa, la pioggia violenta ha comportato l’esondazione dei fiumi Bradano e Lato che ha interrotto i collegamenti stradali, causando danni ingenti alle abitazioni e alcune vittime tra la popolazione.

Il primo bilancio di questa alluvione è di 3 morti, tra questi il primo ritrovato è stato il corpo  della trentenne Rossella Pignalosa. La donna, a seguito del maltempo, si era recata nei pressi di un ponte che attraversa un torrente vicino al campo sportivo di Ginosa, a una cinquantina di metri dalla propria abitazione, per spostare la propria auto al sicuro verso il centro della città. E secondo il racconto dei parenti, che viaggiavano in altre macchine, pare che la vittima sia stata travolta dall’acqua di un torrente che scorreva nelle vicinanze. Intorno alle ore 12 di martedì è stato ritrovato anche il corpo di un ragazzo di 25 anni, Pino Bianculli, di Montescaglioso (Matera), dipendente della clinica privata "Villa Genusia" di Marina di Ginosa. Restano ancora dispersi una coppia di sposi ed altri cittadini. Il nubifragio e l’esondazione dei fiumi hanno causato la caduta di alcuni ponti e canali e l’inondazione di molte abitazioni che sono state evacuate, con sottopassi sommersi dall’acqua e strade impraticabili.

L’allagamento dovuto dalla pioggia ininterrotta di questi ultimi giorni ha interrotto anche i collegamenti stradali secondari con Bari e Taranto facendo chiudere al traffico la statale 407 Basentana e la 106 Jonica, in provincia di Matera. «Noi stavamo lì ieri pomeriggio. Siamo stati miracolati», raccontano marito e moglie, lei barese, lui originario di Ginosa, residenti a Bari. I coniugi hanno sfiorato la tragedia dirigendosi durante la tempesta nella loro proprietà situata nella campagna tra Ginosa Marina e Metaponto. «È stato come due anni fa, ci siamo salvati, la nuvola è passata sopra di noi – racconta la moglie aggiungendo che erano stati a Ginosa anche domenica 6 ottobre, il giorno della Madonna del Rosario, festività poco festeggiata quest’anno in quanto la pioggia aveva già iniziato a cadere dal sabato e le bancarelle degli ambulanti erano vuote e coperte con i cellophane».

Anche la consueta processione per portare la statua della Madonna dalla chiesa Madre alla chiesa dei Santi Medici non si era svolta a causa della pioggia violenta, anche perché il tragitto richiedeva il passaggio attraverso un ponte che divide la parte nuova dalla parte vecchia del paese. «Domenica sera siamo rientrati a Bari per paura di trovare troppa acqua sulla strada – prosegue la coppia barese – ma la vera tragedia poteva verificarsi ieri, poco prima del nostro rientro. Infatti, siamo usciti da Bari alle ore 14,30 e siamo rientrati poche ore prima del nubifragio, alle 19,30. In genere ci mettiamo un’oretta in macchina, ma ieri abbiamo percorso la strada a 20  chilometri all’ora incolonnati, perché non era possibile superare gli altri veicoli». «Ad un certo punto non si vedeva più niente e abbiamo avuto paura. Io ero stato avvisato di un rischio idrogeologico da un mio collaboratore che sta sul posto – spiega il marito -. Infatti ha piovuto per cinque ore consecutive e la pioggia ha portato via tutto, trascinando anche le macchine sugli alberi. Uno scenario incredibile. È evidente che ci sono anche problemi strutturali, come ad esempio la manutenzione  e la pulizia degli scoli d’acqua laterali alla strada, anche se in questi casi, non so a quanto possano servire. C’è anche da considerare – aggiunge – che sono otto mesi che non piove, se non qualche millimetro di pioggia».

In un solo giorno, lunedì, sono caduti circa 150 mm di pioggia in città e nei prossimi giorni secondo le previsioni del tempo, pioveranno oltre 220mm d'acqua in tutto il Salento.

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