Il giardino segreto

A Genzano di Roma una mostra collettiva celebra il microcosmo verde, luogo fisico e simbolico in cui prendono forma emozioni e desideri. Fino al 16 dicembre, nel suggestivo Palazzo Sforza Cesarini sul lago di Nemi
Palazzo Sforza Cesarini - Genzano di Roma

Il gruppo “Terre incognite” ha organizzato una mostra collettiva che cerca di instaurare un dialogo con i suoi spettatori. È un esempio di arte attiva, attraverso la quale gli artisti riescono ad esprimersi in modo libero e ad interagire con i fruitori. La mostra, intitolata “Il giardino segreto”, in corso dal 23 novembre fino 16 dicembre, vede la partecipazione di quindici artisti a cui è stata data la possibilità di interpretare liberamente il tema del microcosmo verde, simbolo di emozioni nascoste, luoghi segreti dove si nascondono i nostri desideri. Ogni artista ha quindi ricreato il suo giardino segreto e lo ha reso pubblico.

Il percorso inizia con opere che raccontano il giardino come luogo fisico, natura incontaminata simbolo di continua rinascita, luogo di contemplazione, dove l’immaginazione viaggia e si disperde, dove i ricordi tornano alla mente. Si prosegue per entrare nei meandri dell’astrazione, giardino che diventa fonte di mistero, espressione dell’anima dell’artista che svela quanto di segreto c’è nel suo mondo interiore.

Il progetto prende vita a Genzano di Roma, paese ricco di bellezze naturali, il senso delle opere si coniuga così con il panorama che si può ammirare da Palazzo Sforza Cesarini, sul lago di Nemi. Il progetto di Genzano, “Città giardino”, cerca di raccontare il luogo dove avviene l’incontro più intimo tra uomo e natura. Il giardino è l’angolo dove si creano progetti, ma è anche simbolo di una civiltà fertile, la cui terra deve essere lavorata e coltivata, mentre la città viene intesa come un vivaio di risorse ambientali, culturali, umane e sociali.

Genzano diviene il giardino di tutti i cittadini con i quali si vuole lavorare per una città migliore. Il giardino segreto è il luogo dei desideri di ognuno di noi, lo spazio in cui le speranze e i sogni individuali si incontrano e si scontrano per creare così un giardino del mondo. Tutto questo è stato possibile grazie al lavoro di singoli artisti che si sono confrontati e hanno collaborato, mettendo in comunione le loro diverse esperienze, aspirazioni e idee, ma anche aprendosi e raccontandosi attraverso la pittura, per arrivare così all’organizzazione di una grande mostra.

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