Il decoro moralista delle zone a luci rosse

Contenere il fenomeno della prostituzione confinandolo in spazi appositi della città. Ragionevoli dubbi sulla scelta del comune di Roma per il quartiere residenziale dell’Eur. Un dossier di Citta Nuova  sulla questione della tratta
EUR

L’Eur di Roma è una zona per benestanti. Modello dell’ urbanistica razionale promossa nel ventennio fascista, con i suoi ampi spazi verdi, non assomiglia lontanamente ai casermoni invivibili della periferie esplose nel dopo guerra. Inconcepibile per l’amministrazione comunale di ogni colore adibirvi un campo nomadi, o altra forma di segregazione per rifugiati, eppure è esploso il problema della presenza invadente della prostituzione di strada. Un fenomeno inquietante, legato alla tratta degli esseri umani e al potere delle mafie, che si palesa nelle vie dove ha sede Confindustria o il Massimo, l’istituto dei gesuiti dove hanno studiato,ad esempio, Mario Draghi. Luca Cordero di Montezemolo, Cristiano Rattazi e Francesco Rutelli. 

L’intervento pubblico dovrebbe stroncare lo sfruttamento e liberare gli oppressi e, invece, il dramma diventa una questione di decoro che agisce con il meccanismo della rimozione confinando il fastidio in alcune zone (lo “zoning”). La prospettiva di medio termine sembra essere quella della  legalizzazione della prestazione sessuale a pagamento seguendo il modello tedesco. Un metodo per intercettare denaro da versare nelle casse pubbliche e assicurare una vigilanza sanitaria a favore dei clienti. Per il momento la zonizzazione tollerata entrerà in vigore dal prrossomo aprile.

La crisi economica tira brutti scherzi e fa perdere la testa. L’Eur spa, che possiede gli immobili pubblici del quartiere ed è controllata dal ministero dell’economia e dal comune di Roma, è sull’orlo del fallimento e dovrà vendere i suoi gioielli. L’amministrazione capitolina è stata condannata dal Tar perché, sempre per trovare risorse, ha aumentato indebitamente le rette degli asilo nido abolendo l’esenzione per il terzo figlio. Solo la reazione delle famiglie che hanno organizzato la protesta dei passeggini vuoti in Campidoglio, ha evitato l’ennesima scorciatoia di colpire i soggetti più fragili. Gli uffici dell’anagrafe sono stati occupati per diversi giorni dagli sfrattati, mentre continuano le indagini sul sistema di corruzione svelato dall’inchiesta di “Mafia Capitale”.

Forse è il caso di prendere una pausa e affrontare in maniera realmente partecipata una questione così grave come la tolleranza dello sfruttamento della prostituzione senza cedere al moralismo fariseo della presunta “libera scelta” dei “sex workers”. La risoluzione, presentata dalla deputata laburista britannica Honeyball, approvata dal Parlamento europeo chiede, invece, di adottare il modello svedese contrario ad ogni forma di legalizzazione. Città Nuova ha dedicato al tema un dossier che rendiamo accessibile e scaricabile qui, perché la strada è davvero il luogo della umanità che si compromette con la realtà.  Per cambiarla in meglio.       

  

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