Il branco e i musulmani

I fatti di Colonia perpetrati contro centinaia di donne sono inquietanti. Ma cosa c'è dietro? Una religione? O forse un malessere troppo grande e una mancanza di rigore nell'accoglienza?
Arsenale Venezia © Michele Zanzucchi 2015
Sono inquietanti le testimonianze delle donne di Colonia, Amburgo e di altre città tedesche, oltre che di altre metropoli europee, per gli atti di "machismo" e delinquenza" (palpeggiamenti, minacce, furti, persino uno stupro) compiuti nella notte di Capodanno da centinaia se non da migliaia di uomini di origini arabe o nordafricane. Le polizie indagano, senza però arrivare ancora a conclusioni definitive. Bullismo? Azione di un branco di infoiati? Missione punitiva contro le donne troppo libere dell'Occidente? Addirittura regia musulmana contro la cristianità in un un piano di occupazione dell'Europa? Nessuna certezza, per il momento.

 

Purtroppo, però, le analisi che sono state fatte e che vengono proposte sui media – sostanzialmente identificanti un presunto modo di vivere arabo (e musulmano) con un'intollerabile disprezzo della donna e dei modi di vivere europei – non mi sembrano avere la necessaria prudenza, e paiono frutto più di supposizioni che altro. Sono ipotesi, anche se purtroppo spesso tali parole vanno spesso al di là del necessario, condannando non solo gli atti in sé ma presunte predisposizioni arabe e addirittura islamiche a compiere certi atti. Sono interpretazioni pericolose dei fatti, fuorvianti e non atte a favorire né dialogo, né integrazione in un momento in cui la bomba migratoria sta eplodendo in tutta Europa. Colpisce in questo contesto la chiusura del governo slovacco contro immigrati "di religione musulmana".

 

Credo che si debba fare chiarezza, e studiare attentamente i casi denunciati. Che sono in ogni caso gravissimi. Personalmente indagherei piuttosto sull'ipotesi di un gruppo di infoiati ubriachi che di un complotto islamico a danno delle donne europee, che mi sembra francamente inverosimile. Credo che lo sradicamento da un certo contesto geografico e sociale e la precarietà di vite insoddisfacienti favoriscano fenomeni di intolleranza e di delinquenza da parte di giovani uomini nel pieno della loro vitalità che qui in Europa vengono il più delle volte senza donne, che si danno all'uso esagerato di quell'alcol che da loro è proibito e che vengono sollecitati in modo non abituale per loro da immagini e comportamenti per noi invece abituali.

 

Ciò non giustifica in nulla certi loro comportamenti, che vanno assolutamente condannati e repressi con intransigenza, se necessario anche con misure quali il carcere rieducativo e il rimpatrio coatto. Se poi venisse verificato un "complotto islamico contro le donne europee", farò pubblica ammenda e ne riparleremo.

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