I musulmani italiani stanno integrandosi

Sempre più autonomi dai Paesi di origine e dai loro soldi. La vitalità di queste comunità interroga noi “indigeni” ed è speranza anche per l’Europa. La manifestazione di Bra
Bra

L’altra sera a Bra 250 persone, un centinaio delle quali musulmane, erano presenti alla manifestazione Chi ha paura dell'Islam?, promossa dalla locale, benemerita Scuola di pace, fiera della propria autonomia da politica e Chiesa.

 

Al termine di tre ore di dibattito con Brahim Baya, “torinese” giovane e aperto, mi sono convinto della grande mutazione delle comunità islamiche in Italia, attente sempre più all’autonomia dai Paesi di origine e dai loro soldi. Sono comunità in gran parte composte da giovani italiani di nazionalità e spesso anche di nascita, che acquistano i parametri del vivere civile italiano mantenendo una fede seria e impegnata.

 

La vitalità che attraversa queste comunità deve farci riflettere: noi “indigeni” non ne abbiamo una uguale… Le sfide reciproche sono molto positive e mostrano come la convivenza pacifica e la mutua comprensione facciano crescere il corpo sociale e il sentimento di sentirsi arricchiti dalla diversità di chi si incontra.

 

L'identità più profonda dell’Europa che si riconosce nei valori cristiani è l'apertura e l'attenzione ai diritti. Quella arabo-musulmana l'accoglienza e la fecondità. Assieme daremo nuova linfa all’Europa.

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