I cristiani e la rivoluzione della tenerezza

Il viaggio di papa Francesco in Svezia, per i 500 anni dalla riforma di Lutero, è stato l'occasione per riflettere sull'unità e sulla Chiesa. Una riflessione
il papa a Lund

Il viaggio di papa Francesco in Svezia, per celebrare i cinquecento anni dalla morte di Martin Lutero, è stato l’occasione di grazia per meditare il Vangelo dell’unità e la sua immersione nella storia. Il papa ha messo accanto il primato della Scrittura e la riforma della Chiesa. Senza Scrittura non c’è riforma e rinnovamento della Chiesa. La Parola, il Vangelo formano la Chiesa e al tempo stesso la Parola e il Vangelo abitano il cuore della Chiesa.

 

Papa Francesco mostra come commentare il Vangelo dentro la nostra storia e il nostro dolore. Cosi indica le beatitudini di oggi, che stanno nella vita, nella preghiera e nella povertà di Gesù:

“Beati coloro che sopportano con fede i mali che altri infliggono loro e perdonano di cuore;

beati coloro che guardano negli occhi gli scartati e gli emarginati, mostrando loro vicinanza;

beati coloro che riconoscono Dio in ogni persona e lottano perché altri lo scoprano;

beati coloro che proteggono e curano la casa comune;

beati coloro che rinunciano al proprio benessere per il bene degli altri;

beati coloro che pregano e lavorano per la piena comunione dei cristiani.

 

Non sono cinque nuove beatitudini, ma sono l’attuazione oggi del vangelo delle beatitudini. La prima tocca il perdono, la seconda lo sguardo che abbraccia i poveri, la terza il mistero di Dio nell’altro, la quarta la protezione di Dio, l’ultima la preghiera e il lavoro per la vera comunione dei cristiani.

 

Ecco la Chiesa dei poveri, la Chiesa che secondo l’apostolo sceglie la debolezza per vivere la missione, che sceglie la follia del mondo per vivere la follia della croce. L’apostolo insiste sulla scelta di Dio che è una scelta di debolezza, di povertà, di ignobiltà, ma è li che abita la Parola della croce. Ecco, questa formula riassuntiva dell’apostolo, che sostiene e alimenta la predicazione di papa Francesco, una predicazione che chiama alla conversione e alla uscita dalla mondanità.

 

Conversione e uscita dalla mondanità che esprimono e rendono visibile questo agire dello Spirito, che rinnova continuamente la faccia della Chiesa e della terra. Se viviamo sotto la Signoria della Parola, la Chiesa diventa, come diceva papa Giovanni, la fontana del villaggio da cui zampilla l’acqua fresca della vita.

 

La prima beatitudine pone il perdono e l’ultima il pregare e l’agire per la piena comunione dei cristiani. Il perdono diventa la parola chiave nel viaggio di tutti verso l’unico Vangelo e al tempo stesso il perdono forma la Chiesa, la rende docile al suo Signore, la rinnova rispetto al potere, agli egoismi politici e religiosi che hanno diviso e spesso frantumato le Chiese..

 

Allora il Vangelo diventa fuoco, il fuoco dei martiri, il fuoco che purifica, il fuoco che illumina nel deserto, il roveto ardente che mai si consuma e che diventa la fiamma di Dio, che ci spinge nelle tenebre del mondo e permette di attraversarle senza venirne travolti…

 

Papa Francesco tra le beatitudini sceglie quella dei miti. Gesù dice di sé stesso: "imparate da me che sono mite e umile di cuore”. Il papa così commenta: "la mitezza è un modo di essere e di vivere che ci avvicina a Gesù e ci fa essere uniti tra di noi; fa sì che lasciamo da parte tutto ciò che ci divide e ci oppone, e che cerchiamo modi sempre nuovi per progredire sulla via dell’unità”.

 

Senza mitezza non c’è unità. La Chiesa mite è la Chiesa che impara da Gesù, colui che è mite e umile di cuore, e impara da lui a mettere da parte la ideologia della divisione per vivere il mistero povero dell’unità. La Chiesa, le Chiese hanno imparato questa via da papa Giovanni e dal Concilio. La chiesa mite non si arrende alla divisione, ma continuamente attinge la parola dell’unità dalla fontana del villaggio.

 

Papa Francesco si pone come discepolo mite e umile del Signore e indica la strada ben oltre le nostre mondanità, le nostre divisioni, le nostre arroganze, i nostri conflitti, le rigidità religiose che permangono nei nostri cuori, sedotti dalla cultura della mondanità.

 

In Svezia papa Francesco ha parlato di rivoluzione della tenerezza per indicare l’azione dei cristiani nella storia, una azione che costruisce l’ecumenismo dei poveri, che non si affida alle armi del mondo, ma alla spada della Parola di Dio, una spada a doppio taglio, che arriva fino alle profondità della Chiesa.

 

Davvero le nostre comunità seguono il Vangelo sulle vie della loro storia, o piuttosto mostriamo di avere le ginocchia infiacchite, di ripetere stancamente la parola di Dio fino a ridurla e a sbriciolarla in parole di donne e uomini diventati tiepidi, timorosi del vento di Dio? Questa è la domanda che ci dobbiamo porre. La misura sono la Siria, la Colombia, il Sud Sudan, il Burundi,lo Yemen, la Palestina e gli altri popoli ricordati in Svezia. In questi popoli l’unità della Chiesa e dei cristiani genera la mitezza e la pace a caro prezzo.

 

Dunque una nuova stagione ecumenica, in cui i cristiani possano seminare il seme dell’unità con tutti: tra di loro e con tutti, soprattutto ascoltando il grido dei poveri e delle vittime, imparando dai poveri e dalle vittime a fare la pace, a dare e a ricevere il perdono, ad accogliere lo sguardo dei piccoli della terra, in particolare del più piccolo della terra.      

 

Lo stesso ministero del vescovo di Roma, in Francesco, è attuato secondo l’umiltà e la spoliazione, dove la forma del santo Evangelo plasma la forma della santa romana Chiesa, per usare il linguaggio di Francesco di Assisi.

 

Tutto questo esige una purificazione radicale delle Chiese, un'uscita da antiche questioni dottrinali per ritrovare la gioia dell’incontro verso coloro che vivono le grandi religioni monoteiste e verso chi è fratello e sorella nella fede, e per testimoniare la gioia del Vangelo ai poveri..

 

In questo santo viaggio della fede abbracceremo l’ecumenismo del sangue e l’ecumenismo dei martiri, accogliendo ciascuno il martirio dell’altro.

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