Gli 80 anni di Leonard Cohen

La sua voce «simile ad un rasoio» srotola la canzone, lentamente, quasi dolorosamente, con un pizzico di magia. Le parole creano fantasmi di dolcezza, che s’infilano tra le pieghe dell’anima…
Leonard Cohen

«Ho sentito dire di un accordo che Davide suona sull’arpa e che commuove il Signore…  comincia col quarto, poi passa alla quinta, discesa in minore, salita in maggiore, il re ispirato compone l’Halleluja…». Tagliano l’aria, abbracciate strette l’una all’altra, le note e le parole di questa canzone, come di tutte le altre di Leonard Cohen. Un cantautore sa sposare note e parole, tanto che poi non si possono più separare. Il musicista crea musica. Il poeta versi. Il cantautore, un amalgama indissolubile di versi e musica.

«Un tempo rivolgevi a me ciò che avevi nel profondo e ora non lo fai più, vero? Ricordi quando ero in te e in te lo Spirito Santo ogni nostro respiro era un Halleluja». Scorrono l’una dopo l’altra le strofe, riempiono con giustezza il tempo della canzone, come la ruota d’un carro copre il terreno con sobbalzi, sospinta inesorabilmente dal traino del cavallo. Ascolti Leonard Cohen e la sua voce «simile ad un rasoio» srotola la canzone, lentamente, quasi dolorosamente, con un pizzico di magia, con un velo di sogno…le parole e le note abbracciate si depositano nell’aria, fra la gente che l’ascolta, creano fantasmi di dolcezza, che s’infilano tra le pieghe dell’anima.

La celebre canzone di Cohen Halleluja parla del re Davide: è ricca di riferimenti biblici come molte altre sue composizioni. E parla dell’amore tra uomo e donna, tra Davide e Bestabea: Cohen canta continuamente il suo amore per la Donna, è questo il vero motivo che sottende tutta la sua arte.

Scrittore, poi cantautore, Leonard Cohen nasce in Canada, a Montreal, da genitori ebrei. Ha molto successo come musicista ed anche come scrittore. Nel 2011 riceve il Premio Principe delle Asturie per la letteratura. Ora compie 80 anni, ma rimane come sempre fuori dal tempo, un immutabile affabulatore, sempre giovane-vecchio, come le sue canzoni: «E Suzanne ti dà la mano, t’accompagna lungo il fiume, porta addosso stracci e piume presi in qualche dormitorio il sole scende come miele su di lei…».

Anche questa Suzanne è celebre, da noi nella versione di Fabrizio De Andrè. È ispirata alla ballerina Suzanne Verdal, e ricorda il Saint Lawrence, il fiume della sua città, dove nel porto fluviale c’è la cappella dedicata a Nostra Signora del Buon Soccorso, che cita nella canzone originale. In ogni suo lavoro artistico Cohen si attesta come autentico poeta. Perché solo un autentico poeta è spinto dal desiderio di comprimere il tutto in un respiro. Perché solo un autentico poeta sa dire: «Vorrei dire tutto ciò che c’è da dire in una sola parola».

Buon compleanno Leonard!

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