Girar per bancarelle

Giocolieri, giostre, dolciumi, giocattoli e tanto artigianato. Nelle piazze delle nostre città si riscoprono le tradizioni semplici e la voglia di stare in famiglia concedendosi scoprendo prodotti tipici, tornando bambini, con un occhio ai nuovi prodotti frutto di creatività e attenzione all'ambiente
Mercatini di Natale

Il profumo di cioccolato si mischia a quello di caramelle, mentre lo zucchero a velo ha i più svariati colori. C’è anche odore di incenso, viene dallo stand degli indiani d’America che con i loro strumenti suonano e cantano le musiche tradizionali delle praterie statunitensi. Accanto, circondato da allegri bambini, un venditori di palloncini. Più in là un paziente babbo natale aspetta che qualche turista chieda di poter fare una foto con lui sulla slitta. Immancabili le luci natalizie di tutte le fogge e fantasie. Questa l’atmosfera che si respira a piazza Navona in questi giorni natalizi.

Famiglie, bambini, coppiette e turisti riempiono tutta la piazza. Trovare libero,per sostare, anche qualche centimetro di sanpietrini è un'impresa. Si passeggia perché sotto le feste si ha sempre più voglia di trascorrere il tempo insieme. Si cammina veloce tra una bancarella e l’altra per cercare gli ultimi regali da mettere sotto l’albero, si corre come fanno i bambini che toccano il mimo immobile in mezzo alla piazza e poi scappano via sorridenti. Di sottofondo a voci e risate un po’ di musica. Non si capisce da dove arriva, forse dalla giostra per i più piccoli allestita nella piazza, oppure da qualche bancarella che vende ciambelle e mele stregate, certo è che, la più simpatica, esce dalla radio del giocoliere Ciuffo, che sopra il suo alto motociclo richiama l’attenzione della folla che lo circonda battendo le mani e alzandole in aria. Una ragazza scelta a caso tra il pubblico ha il compito di tirargli le finte spade che poi il giocoliere lancerà in aria e riprenderà al volo. Coinvolge i passanti invitando anche quattro ragazzi, che si ritroveranno, dopo aver seguito le sue richieste, legati l’uno con l’altro. Nessuno si tira indietro e alla fine dello spettacolo tutti i bambini lasciano qualche spiccio nel cappello del simpatico Ciuffo.

E se c’è bancarella dedicata al presepe, con le sue statuine di legno, non manca il ”paese dei balocchi”, stand nel quale sono in mostra teatrini, bambole di pezza, pupazzi e marionette. Ma la più fortunata, sarà anche per lo stand di zucchero a velo li accanto, è “la casa della befana”, con l’immancabile scopa di paglia scaccia guai, befane di tutti i tipi, dimensioni e colori. E se i mercatini di natale di piazza Navona sono tra i più conosciuti e frequentati, molto particolari sono quelli allestiti invece all’Auditorium della musica. Una pista di pattinaggio sul ghiaccio all’aperto li affianca. Anche qui i bambini si divertono, i papà controllano che nessuno si faccia troppo male mentre le mamme passeggiano curiose tra le bancarelle del mercatino artigianale.

Qui nulla si butta perchè tutto si può riutilizzare per creare qualcosa di alternativo e sfizioso. E allora dalle borse di plastica riciclata, si passa ai banchi con orecchini di perle naturali, anelli di ferro battuto e bracciali fatti a mano. Elegante è il banco di Antonella che viene dall’ Himalaya. Ci racconta che le stole, i calzini e i cappelli di lana d’angora che vende, sono tutti fatti dalle signore che vivono con lei nella montagna più alta del mondo. Curioso è anche lo stand di Fatima che lavora in Senegal i semi e le piante da cui poi da origine a prodotti esclusivamente naturali. Olio di baobab, burro di karitè grezzo, olio di datteri del deserto e tanti altri prodotti riempiono la sua piccola postazione per un angolo di benessere tutto al naturale. E si continua poi tra borse di lana e portafogli in vera pelle, anelli di tutte le forme e sciarpe lavorate a mano. Impossibile cercare di resistere, passando tra una bancarella e l’altra ci sarà per forza qualcosa di veramente troppo sfizioso da potersi lasciar sfuggire.

La crisi un po’ si sente, ed è normale, ma se sotto le feste di Natale siamo tutti più buoni e meno stressati, allora qualche piccolo regalo possiamo anche concedercelo. Ai bambini, si sa, pensa Babbo Natale, per i più grandi un giro tra i mercatini di natale può essere un’occasione per stare insieme e lasciarsi tentare un po’.

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