Genova, la rimonta del centrodestra

Per la prima volta il capoluogo ligure ha un primo cittadino di questa parte politica. Voglia di cambiamento, ma anche il risultato di anni in cui il centrosinistra ligure non ha saputo dare buona prova di sé
Giovanni Toti presidente della regione Liguria festeggia l'elezione di Marco Bucci (D) a sindaco della citta` di Genova, 26 giugno 2017. ANSA/LUCA ZENNARO

Per la prima volta dal dopoguerra la città di Genova – dove l’affluenza si è attestata al 42 per cento, contro il 48 per cento del primo turno – si trova governata dal centrodestra. Questo è l’esito del ballottaggio che ha assegnato lo scranno di primo cittadino a Marco Bucci che ha raggiunto il 55,24 per cento delle preferenze. C’è chi festeggia la vittoria storica, c’è chi pensa che ora la città subirà un cambiamento positivo in tutte le direzioni. L’entusiasmo non è poco. Masticano amaro invece dal centrosinistra, perché il loro candidato Gianni Crivello, s’è fermato al 44,76 per cento. Inutili tutte le analisi, inutile dire che il colpo di grazia a Crivello è stato inferto da D’Alema – arrivato in  città per sostenere la sua candidatura.

Certamente non è stata una scelta felice. Ma è da anni che la sinistra a Genova e in Liguria perde pezzi. È in caduta libera, senza leader di peso, ma solo un’accozzaglia di galli in un pollaio che si spopola giorno dopo giorno. Basta pensare alle regionali di due anni fa, quando scelse di candidare una emerita sconosciuta ai più. Scelta di cattivissimo gusto, che portò la regione in braccio ad una maggioranza di centrodestra. La destra ha fatto un lavoro importante, presentandosi compatta, capace di comunicare una generica idea di “cambiamento”; ed ha favorito il ribaltone di Genova, dove invece il centrosinistra si presentava rabberciato e indebolito da 5 anni di giunta Doria, da anni in cui i dissidi tra Pd e alleati hanno reso impossibile un governo lineare della città e portato alcuni problemi agli estremi: dalla spazzatura ai trasporti.

Tra le prime parole del neo eletto la promessa che sarà il sindaco di tutti. «Qui c’è voglia di cambiamento. Genova deve tornare grande e i genovesi sono stanchi di 20 anni in cui la città si è soltanto impoverita. Per me è stato molto importante che tutto il centrodestra sia stato unito. I primi 100 giorni ci occuperemo del bilancio, del marketing territoriale per il lavoro, di sistemare le municipalizzate, di sicurezza e pulizia della città. Avremo molto da fare e mi sa che nessuno farà le ferie». A Bucci ora  spettano infatti importanti scadenze e grossi contratti da rinnovare. Basti pensare alla questione rifiuti, alla municipalizzata  dei trasporti, per citarne solamente due.

Lo sconfitto Crivello parla di una sconfitta del centrosinistra a livello Italia. «Siamo davanti a un risultato inequivocabile, il tentativo di recuperare è stato vano, è urgente aprire una riflessione nel centrosinistra a livello nazionale e locale. Da oggi la nostra sarà un’opposizione seria, costruttiva ma dura, per Genova».

Passa al governo del centro destra anche La Spezia, dove Pierluigi Peracchini ha battuto Paolo Manfredini.

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