Gen Verde, la pace come bussola

Lo storico gruppo musicale del Gen verde impegnato in un lungo tour europeo dopo lo stop per la pandemia. Concerti e  workshop con tappa italiana in Sardegna il 17 e 18 agosto
Gen Verde, foto ufficiale

4600km in 42 giorni tra Germania, Polonia, Slovacchia e Repubblica Ceca. Sono questi i Paesi toccati nel tour europeo dal Gen Verde (International and Performing Arts Group, ndr.) nei mesi di luglio e agosto del 2022 dopo due anni di stop forzato causa Covid. Una band di 19 artiste provenienti da 14 Paesi diversi formatosi nel 1966 su intuizione di Chiara Lubich e che ha base stabile nella cittadella di Loppiano del Movimento dei Focolari nei pressi di Firenze.

Le abbiamo raggiunte proprio mentre sono ancora on the road, in attesa di raggiungere la Repubblica Ceca con il “Meet Gen Verde”, nella cornice dell’“Incontro Nazionale dei Giovani 2022” a Hradec Králové (CSM 2022 HK) dove, il 10 e 11 agosto, la band incontrerà giovani di diverse nazionalità per realizzare insieme laboratori artistici e vivere momenti di musica e dialogo.

Ci raccontano anzitutto della prima tappa del tour a Stadthagen, in Germania, dove, dietro invito del vescovo luterano Dr. Karl-Hinrich Manzke hanno preso parte a fianco di Sant’Egidio, Amnesty International e altre Ong ad un grande festival sulla giustizia declinata in tutti i suoi aspetti. L’iniziativa con tutte le scuole della diocesi constava di oltre 3000 giovani partecipanti ai vari progetti, tra cui lo “Start Now Workshop Project” del Gen Verde. «È stata una ricchissima esperienza di dialogo ecumenico profondo» racconta la manager irlandese del Gen Verde Sally McAllister. «Ancora una volta – continua – abbiamo la conferma di quanto l’arte sia uno strumento efficace e forte per favorire il dialogo, l’integrazione e la pace».

Ma è stato a Vechta, una città tedesca di 30mila abitanti, che è avvenuto l’incontro certamente fra i più toccanti per le musiciste e il pubblico, quando il Gen Verde si è esibito davanti a circa 70 detenute del carcere cittadino. Ragazze ed adulte con cui si è creato un feeling speciale, una connessione fatta di empatia ed emozione. «Le storie delle canzoni sono anche il mio passato ed è per questo che non mi sento sola con il mio dolore», scrive una delle donne detenute presente al concerto. «Uno dei concerti più belli della mia vita, e ne ho fatti tanti. Mentre si incrociavano i nostri sguardi, era come se ci fosse un colloquio profondo con ciascuna» dice la statunitense Nancy Uelmen, membro da diversi anni della band in cui riveste il ruolo di cantante, pianista e compositrice.

«Ora so che anche altre persone con le stesse storie, con lo stesso dolore, sono riuscite a ritrovare la felicità» dice la stessa donna detenuta (per altre impressioni post concerto: video https://youtu.be/iZHR_Q5jNRc con sottotitoli in inglese, spagnolo, tedesco e portoghese, ndr.).

Ma c’è un brano che certamente ha fatto da inno di questo tour europeo. Si tratta di “We Choose Peace”, pezzo uscito a maggio e suonato dal vivo per la prima volta proprio in queste settimane. Il brano che ha avuto un particolare impatto sul pubblico specie nelle ultime tappe tedesche, prima delle tappe polacche, a Garrel durante il “Gen Verde Acoustic” e a Schwerte durante il “Gen Verde in Concert”, è un invito ad “alzare le voci”, come una sola famiglia umana, per dire il nostro “no” alla guerra e all’ingiustizia.

Un capitolo a parte, inoltre, meritano invece i giovani, tanti, incontrati durante queste tappe, con lo Start Now Workshop Project. A Cracovia, ad esempio, dove il Gen Verde ha lavorato ai workshop con un centinaio di ragazzi ucraini, kazaki, polacchi durante l’evento internazionale promosso da “SocioMovens”, rete sociale giovanile dell’Europa centrale e orientale, o ancora a Prešov, Slovacchia, città a confine con l’Ucraina, con centosessanta giovani, di cui un 50 provenienti da Kyiv, Ucraina.

Infine, in attesa delle ultime tappe europee, nella loro road map, il Gen Verde ci conferma che c’è spazio anche per l’Italia prima di una pausa estiva. Sarà possibile ascoltarle, infatti, in Sardegna per due concerti acustici, uno il 17 agosto a Tortolì e l’altro il 18 agosto a La Caletta.

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