Frontex plus fermerà i migranti?

L'annuncio che l'agenzia dell'Unione europea manderà in pensione l'operazione Mare nostrum non chiarisce le modalità di trattamento di chi lascia il nord Africa per l'Europa: saranno respinti o saranno accolti in altri Paesi europei? Si appronteranno centri di identificazione nei porti di partenza? Per ora regna l' incertezza
La nave Urania dell'operazione Mare nostrum attracca a Palermo

Le notizie sugli sbarchi e sui migranti morti nel Canale di Sicilia ci hanno accompagnato anche durante questo mese estivo perché è chiaro che certe storie e drammi non vanno mai in ferie.

Adesso sembra che qualcosa cambierà con l’avvio di Frontex Plus ma ancora non è chiaro in cosa consisteranno le variazioni rispetto alla legislazione e alle operazioni precedenti.

Certamente non cambierà il flusso dei migranti che continueranno ad accrescere la massa di quanti attendono – in condizioni disumane – di essere imbarcati dalla Libia verso l’Europa.

Invece l’operazione Mare Nostrum a breve verrà dichiarata chiusa, visto che a giorni, in ottobre, ricorderemo il tragico naufragio di Lampedusa he ne aveva determinato l’avvio.

Sarà in grado Frontex Plus di fare qualcosa in più di Mare Nostrum oppure farà qualcosa di diverso? Su questo aspettiamo di vedere cosa ci diranno i fatti. Frontex è un’agenzia dell’Unione Europea deputata al controllo delle frontiere dell’Unione. Il Ministro Alfano, in conferenza stampa, ha specificato che l’operazione europea di lotta all’immigrazione clandestina si sostituirà a Mare Nostrum. Ma in realtà Mare Nostrum non è mai stata diretta alla lotta all’immigrazione, ma al salvataggio in mare e all’accompagnamento in un porto sicuro dei migranti (e finiva lì: con enormi problemi di chi doveva gestire l’accoglienza a terra, e di questo abbiamo già detto tempo addietro).

Aspettiamo quindi di vedere cosa faranno le navi di Frontex Plus, se salveranno o respingeranno le persone o ne limiteranno il transito nel Canale di Sicilia.

Vedremo se verranno predisposti luoghi di prima accoglienza in Europa. Oppure se verranno allestiti spazi di ricovero nei luoghi dell’imbarco con una preliminare valutazione della posizione di ciascun migrante che vuole venire in Europa.

Al momento abbiamo solo preso atto di una dichiarazione di intenti, il cui contenuto non è stato reso noto.

Certamente la situazione in Sicilia è molto precaria: a distanza di anni il fenomeno migratorio è vissuto con la stessa approssimazione di quando è iniziato a seguito della transizione araba, con l’aggravante che alcuni, fiutando qualche lucroso affare, cominciano a metterci dentro le mani per fare i propri interessi anziché quelli delle persone accolte.

Oltre Frontex Plus – tutta da verificare – occorre una diversa politica anche sui luoghi degli sbarchi e una regolamentazione chiara delle procedure di accoglienza. Per fare questo non occorre l’Unione Europea.

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