Frigoriferi e divani e cucine economiche

Nella città dei cesari e dei papi bisogna abituarsi allo sberleffo dei potenti. Ciò avviene ora con le notizie sulla gestione dei rifiuti nella Capitale. Un modesto consiglio alla sindaca di Roma, che per essere governata chiede un'opera titanica 
Raggi Ansa

 

Stamani, qui a Roma, sono uscito al solito da casa prima dell’alba. Tutto scuro, c’è ancora l’ora legale fino a domenica. Osservo le ombre, prendo uno spavento dietro il primo angolo, nulla di preoccupante, è il mio amico Abdou, il giovane nigeriano che mi aiuta a portare la spesa. Lo saluto, si rigira dall’altra parte e si rimette a dormire, fa caldo per fortuna. Poi, ancora qualche metro, un’altra ombra fuggitiva, seguita dalla rassicurante silhouette di Giuseppina, la vecchietta che porta a spasso i suoi tre cani, soffre d’insonnia, dice. Poi, su Corso Trieste, ecco la lunga fila di cassonetti. Orpo, c’è qualcosa di strano, ci sono dei cassonetti in più. M’avvicino, no, sono solo alcune vecchie Billy Ikea abbandonate lì accanto, e poi una vecchia cucina economica tutta ammaccata e nera di grasso e sfregamento di spugnette. Ohibò, che succede? Non ci sono i frigoriferi e i divani che tanto hanno stupito la nostra sindaco… ci sono invece librerie e cucine economiche! Il complotto dilaga! Irrefrenabile. E c’è pure un televisore con tubo catodico!

Cara Virginia, Roma è siffatta che i romani, e tu lo sai bene, non sono un esempio di rigore civico. Governare questa città è un’impresa titanica. La trasgressione è normalità. Le mafie, poi, rendono il clima irrespoirabile, e chi vuole portare un po’ d’onestà ha vita dura. In questo ti sono vicino, e con me tantissima gente, che vorrebbe vedere ripulito il Campidoglio e tutti gli uffici comunali dalla gentaglia del pizzo, dei conflitti d’interesse, degli interessi privati in atti d’ufficio… Ma non dimenticare mai che Roma è ancora e resterà la città dei cesari e dei papi, che sa ridere dei potenti e non esita a usare lo sberleffo per rimettere i cosiddetti grandi al loro posto. Oggi tocca a te, coraggio! Non ti sei mai accorta che qui a Roma si scarica di tutto accanto ai cassonetti? Vieni nel mio ufficio, c’è una stradina secondaria che è una vera discarica… E poi, da agosto il “tuo” servizio di ritiro a domicilio dei rifiuti ingombranti è stato sospeso. Non te n’eri accorta? Coraggio Virginia, fatti una bella risata e continua bene il tuo lavoro. Finché durerà.

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