Fascino inglese

Ritorna Downton Abbey II – Una nuova era, diretto da Simon Curtis. Il vecchio mondo sta cambiando.
Laura Carmichael all'arrivo alla prima mondiale del film "Downton Abbey II: Una nuova era" a Londra, lunedì 25 aprile 2022. Foto di Joel C Ryan/Invision/AP

È il 1929 e i conti di Graham nel loro castello rosso vivono la vita aristocratica, dopo avere addirittura ospitato la coppia reale. Amori più o meno nascosti, rivalità, gelosie e simpatie, tutto sotto l’egida della matriarca Violet. La sorpresa arriva quando all’anziana signora giunge in regalo una favolosa villa sulla Costa Azzurra. Il gioco sul motivo di questo dono inatteso complica la vita di tutti, perché si vede che Violet ha sempre nascosto un mistero nel suo passato. Ma quale? Alcuni membri della famiglia partono per la Francia a prendere possesso dell’eredità e anche per cercare di capire il motivo del regalo, mentre a casa succede il finimondo.

Un autentico set cinematografico hollywoodiano chiede e ottiene di utilizzare la dimora per le riprese di un film. Naturalmente, c’è chi è sconvolto, chi è felice, chi non sa cosa fare. Gli aristocratici faticano a tollerare i modi spicci, la volgarità di star e starlette, venute su dal nulla e che ora si danno tante arie, una diva superba più di tutti. Ma i tempi stanno cambiando, il cinema muto è alla fine: ormai lo va sostituendo il sonoro. La produzione taglia i fondi: che fine faranno le comparse e i divi?  E nel frattempo cosa va succedendo in Francia? Non riveliamo ovviamente i piacevolissimi giochi e sotterfugi, le smanie e le manie, le gioie e le ripicche: sempre con il solito self-control inglese (si fa per dire), finché il mistero non si sarà svelato ed anche il film si salverà grazie all’astuzia di qualcuno… Inizierà una nuova era e la terza parte del film, prevedibilmente.

Se qualcuno desidera passare due ore scarse di riposo, di umorismo british per fortuna non troppo controllato, di personaggi simpatici – di antipatico veramente non c’è nessuno – questo è il momento e questa è la storia giusta. Tanto più che la fotografia sia in Inghilterra che in Costa Azzurra è luminosa, e non c’è un attore o una attrice che non sia perfetto in questa favola squisita che prende benignamente in giro chi non sta al passo coi tempi, chi invece smania per le novità e chi si adegua più o meno soddisfatto. Le scene esilaranti non mancano, i “duetti buffi” nemmeno e soprattutto quello stare insieme delle coppie a “parlare di niente”, così inglese come ammettono gli inglesi stessi che fa sorridere. Sembra che tutti si divertano in questo film, anche in qualche momento di sospensione o di lacrimuccia trattenuta. Ma la vita va avanti, gli amori tra giovani e anziani fioriscono nei costumi anni Trenta e il film corre via sereno come una commedia agrodolce: anzi, più dolce che agra.

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