Empaticamente #greenhope

Il #greenhope continua con un focus su un aspetto molto conosciuto e talvolta anche abusato nel linguaggio comune: l’empatia.

L’empatia: qualcosa che possiamo sempre allenare in noi e nei ragazzi, qualcosa che caratterizza la nostra umanità, uno strumento inestimabile per la costruzione di relazioni interpersonali. Una facoltà che a volte diamo per scontata perché dovrebbe essere presente in ogni essere umano. Ma cosa succede quando non ci accorgiamo di quello che vive colui che ci passa accanto? Cosa succede quando pensiamo di non capire “l’altro”? Cosa succede quando ci isoliamo alzando muri più o meno visibili?

Che sia un adolescente o un adulto, la sfida è sempre aperta. In tutte queste occasioni i nostri neuroni “mirror” – o neuroni a specchio, la rete neurale che ci permette di “sentire” gli altri, di vivere la capacità empatica – probabilmente saranno stati disattivati, o in altre occasioni anche troppo attivi. Sviluppare l’empatia significa formare la capacità di immergersi nel mondo soggettivo altrui e di partecipare alla sua esperienza, sentire le emozioni, i sentimenti degli altri. L’empatia si basa molto sulla nostra autoconsapevolezza: quanto più siamo aperti verso le nostre emozioni, tanto più saremo abili nel comprendere gli altri, nel leggere i loro stati d’animo. In qualunque tipo di rapporto la radice dell’interesse per l’altro sta nell’entrare in sintonia emozionale, la chiave attraverso la quale possiamo comprendere i sentimenti altrui sta nell’ascolto empatico. Thomas Gordon ha speso tutta la sua esistenza ad insegnare il segreto della felice comunicazione, unico modo per la risoluzione di conflitti fra genitori e figli, insegnanti e studenti, dirigenti e dipendenti, donne e uomini, giovani ed anziani.

Gordon suggerisce una modalità di ascolto basata proprio sulla capacità di empatizzare con l’altro caratterizzata da alcuni momenti e impegni volontari nella relazione interpersonale. Questi aspetti sono: attenzione e disponibilità, silenzio, cenni di conferma (quei movimenti verbali e non verbali che fanno comprendere all’altro che lo stiamo ascoltando), “frasi-invito” (quelle espressioni più esplicite che cercano di facilitare il proseguimento del discorso, indicando la disponibilità di chi ascolta a essere presente), “rimando empatico” (rimandare all’altro ciò che gli ha detto in termini di contenuto e di sentimenti).

Coltivare la nostra e altrui empatia penso sia un’arte relazionale, oggi vi propongo di farlo all’interno del #greenhope. Ecco le prossime proposte da fare ai ragazzi:

  • 24° giorno: guarda il tuo film preferito e poi rispondi alle seguenti domande sul tuo quaderno: quali sono i sentimenti, le emozioni, i pensieri dei protagonisti? Quali sono gli elementi che ti hanno permesso di riconoscerli?
  • 25°giorno: ascolta la tua canzone preferita e cerca di definire quali emozioni sta provando l’autore.
  • 26°giorno: pensa all’ultimo libro che hai letto o ad una poesia che hai studiato che ti ha colpito: per quale motivo ti è piaciuta? Cosa ha suscitato? Posta sul tuo profilo uno stralcio o la poesia con l’hashtag #greenhope;
  • 27° giorno: mettiti nei panni del tuo migliore amico e organizza una sorpresa che potrebbe fargli piacere.
  • 28° giorno: qual è l’ultima cosa che i tuoi genitori ti hanno proibito? Mettendoti nei loro panni pensa a quali siano le motivazioni che li hanno portati a questa scelta.
  • 29° giorno: guarda l’atteggiamento non verbale (mimica, gesti, ecc..) di un tuo amico e cerca di cogliere i dettagli. Rispondi alle seguenti domande sul tuo quaderno: da quali atteggiamenti riesci a capire che l’altro ti sta ascoltando? Da quali atteggiamenti riesci a capire se l’altro non ha più voglia di parlare? Da quali atteggiamenti riesci a capire che l’altro è stato colpito da ciò che hai detto?
  • 30° giorno: concludi la settimana scrivendo sul tuo quaderno tre cose “buone” accadute durante la giornata e perché sono state buone per te.
  • 31° giorno: posta una foto con i tuoi amici con #greenhope e commenta #mipiaccionoimieiamiciperché.
  • 32° giorno: pensa al tuo gruppo di amici e scrivi sul tuo quaderno: “mi sento uguale a loro per…” e “mi sento diverso da loro per…”
  • 33° giorno: chiama uno dei tuoi amici speciali “più grandi” e raccontagli com’è andata la settimana.
  • 34° giorno: fai un video con i tuoi amici in cui spiegate cosa succede quando “vi mettete nei panni degli altri”.
  • 35° giorno: pensa a qualcuno che durante la giornata è stato particolarmente attento e gentile e inviagli un messaggio.
  • 36° giorno: organizza una giornata divertente, stupisci i tuoi amici con qualcosa che gli piaccia particolarmente.

Nel prossimo appuntamento concluderemo il #greenhope con gli ultimi 14 esercizi.

Buon allenamento!

 

Leggi anche il precedente appuntamento con gli esercizi di #greenhope

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