Ekklesía, Chiesa tra la gente

Sono profonde le ripercussioni della crisi del Covid-19 non soltanto in ambito sociale, ma anche ecclesiale. Fatti alla mano, il n. 9 della rivista Ekklesía avanza la tesi: abbiamo la chance di un nuovo inizio. Si tratta di riscoprire e incrementare dimensioni del nostro essere cristiani rimaste forse troppo atrofizzate: essere Chiesa sempre più tra la gente.

Con la pandemia la prassi della fede sembra aver subìto una notevole flessione. Le chiese non sono piene come prima. Paura? Lentezza e difficoltà nel riprendere le abitudini passate? O, più profondamente, disaffezione, allontanamento? Ma forse il giusto metro di misura non è tanto: quante persone vengono in chiesa? Bensì: quanto la Chiesa vive tra la gente? È questo il focus del nuovo numero di Ekklesía uscito a fine novembre.

A scanso di equivoci: la Chiesa ha le sue radici in Dio, si nutre dei sacramenti, è sostenuta dal ministero e animata dai carismi. Ma il suo habitat non è nel tempio, la sua vita non si svolge negli edifici sacri, la partita decisiva si gioca nel quotidiano, nella gratuità di rapporti rinnovati dal Vangelo, nella presenza di Cristo tra le persone laddove vivono.

Forse, sotto questo profilo, la prassi della fede, in questo tempo difficile, è addirittura cresciuta! Impossibilitati ad andar avanti come sempre, siamo diventati più consci che la Chiesa non è affare di celebrazioni e preti – pur importanti – ma siamo “noi”, tutti, chiamati ad affrontare con Dio e per Dio le vicende di tutti i giorni; a trasformare lo sconforto e anche la disperazione in esperienza di prossimità e di fattiva solidarietà; a testimoniare che, quando tutto o molto se ne va, Dio viene.

Tre gli scenari su cui si è concentrato il focus di questo numero di Ekklesía. Innanzi tutto, la famiglia come Chiesa domestica, quando vive e irradia nella “normalità” lo stile e lo spirito di Gesù. Abbiamo intervistato d. Paolo Gentili, per dieci anni direttore dell’Ufficio CEI per la famiglia, e raccolto una rassegna di esperienze, a cura di Anna Friso, di famiglie di vari continenti. Completa il quadro un originale contributo di d. Pasquale Trani sulla spiritualità coniugale.

Altra pista: la presenza di Cristo nella società in veste umana e umanizzante, con pensieri di Igino Giordani, precursore dell’impegno laicale nel mondo (a cura di Alberto Lo Presti), e il racconto di una coppia della Calabria che, anziché cercare la propria fortuna, si è posta al servizio del riscatto della sua terra (Loris Rossetto).

Come cornice di tutto: riflessioni ed esperienze sulla comunità cristiana chiamata a vivere “in uscita”, disseminando il tessuto ecclesiale e sociale di piccole comunità (Christian Hennecke), mirando ad essere “lievito” e non “farina” (Concetto Occhipinti), facendosi con creatività carico dei problemi di un quartiere di periferia nato svantaggiato (Gerardo Ippolito). Tutto ciò sullo sfondo della recente Istruzione vaticana sulla conversione pastorale della parrocchia, illustrata da mons. Patrón Wong, segretario per i seminari alla Congregazione per il clero.

Completano il quadro i contributi della sezione “Testimoni” (su Bonhoeffer e sull’Ordine dei Trinitari) che si chiudono con la riflessione di Tiziana Merletti sfp sul tema “Profezia di un carisma dopo il fondatore”.

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