Economia civile, nuovo modello di sviluppo

Le Giornate di Bertinoro del 10 e 11 ottobre riuniranno terzo settore, università, istituzioni e imprese per il 14° anno consecutivo, a dimostrazione che il ruolo economico e sociale giocato dal non profit è cruciale nella crescita del Paese
Economia

Con  183 miliardi di euro di entrate, quasi 700mila dipendenti e 4,7 milioni di volontari, il Terzo settore si candida ad essere protagonista dell'economia sociale italiana. Ma chi sono questi soggetti? Su quali fronti si muovono? Quale contributo danno all'economia reale del Paese?

Su questi interrogativi si confronteranno docenti universitari, rappresentanti delle istituzioni, imprenditori dell'economia civile a Bertinoro, in occasione della XIV edizione delle giornate per l'economia civile.

Il 3 e 4 ottobre prossimi siederanno tra l'altro al tavolo dei relatori Giuliano Poletti, ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali e il suo sottosegretario Luigi Bobba, Giorgio Alleva presidente dell'Istat, Edoardo Patriarca, presidente Centro Nazionale per il Volontariato, docenti di economia da Leonardo Becchetti a Stefano Zamagni a Gianpaolo Barbetta e vari rappresentanti del mondo delle cooperative e del non profit.

Altro tema in discussione il dualismo economico, sociale e civile che affligge in questo momento l'Italia, causa dell'immobilismo nell'innovazione delle imprese e  fonte delle principali diseguaglianze che colpiscono parti del Paese e intere comunità. L’impoverimento relazionale, la crisi di fiducia e l’aumento delle aree di vulnerabilità, richiede non solo di rigenerare le istituzioni, ma anche promuovere una diversa idea di sviluppo in grado di superare questi dualismi è l'idea a base di quest'edizione 2014 delle giornate. E il titolo "Dal Dualismo alla Co- Produzione" ne esprime attese e progetti, proprio perché a Bertinoro non si incontrano solo teorici o analisti, ma scende in campo chi ogni giorno nell'ambito del no-profit e del profit solidale spende idee, energie e risorse.

L'Istat in una sua analisi sul Terzo Settore ha proprio evidenziato il forte contributo in termini di coesione e di sviluppo di un territorio fornito da queste attività a forte orientamento sociale: ben il 62,7 infatti sono considerate di pubblica utilità in quanto operative sui campi della solidarietà internazionale, della sanità, dell'assistenza sociale e della protezione civile, dell'istruzione e della ricerca. In totale sono 351mila le organizzazioni operanti su territorio italiano di cui 301.191 sono istituzioni non profit e 50.134 imprese cooperative.

Un dato interessante emerso dalla ricerca è la correlazione di non profit e criminalità organizzata: più una comunità ospita istituzioni di questo tipo, più si acquisisce libertà individuale, sviluppo umano, competitività, coerenza alle norme e tutto questo lascia ben pochi margini d'azione all'illegalità.

Stefano Zamagni, presidente della Commissione scientifica di AICCON insiste sulla necessità di trovare soluzioni alle divisioni e ai dualismi presenti sul territorio italiano perché «mentre per accorciare il dualismo economico è possibile pensare a iniziative di intervento infrastrutturali, industriali, ecc., per ridurre il dualismo civile ci vuole ben altro. Le Giornate di Bertinoro vogliono scandagliare questo aspetto (che non è certamente dei minori nel nostro Paese) e soprattutto avanzare proposte risolutive a questo problema».

Il programma completo su www.legiornatedibertinoro.it/

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