Doppia indignazione

Numeri agghiaccianti a livello italiano ed europeo quelli della violenza contro le donne. Denunciare solo in alcuni casi non basta. Il commento di una lettrice all'articolo "Il branco e i musulmani" sul Capodanno violento di Colonia e di altre città europee
Colonia

Sono una donna e sono indignata per la violenza collettiva della notte di Capodanno a Colonia.

Ancora una volta ci ritroviamo con uomini che agiscono a livello di brutalità animalesca (e l’alcool è una brutta bestia), ancora una volta la donna è il bersaglio. E questa volta decine di donne bersaglio.

Ma c’è qualcosa che mi fa essere ancora più indignata. Ed è la strumentalizzazione di questo fatto gravissimo per campagne di odio razzista, come se noi donne in Europa fossimo alla mercè di orde di immigrati. O peggio ancora, di orde di islamici.

No, non è accettabile. E siamo noi donne a dirlo. Lasciatemelo dire anche su Città Nuova. Lo dicono le donne della Germania con i loro cartelli di protesta: “CONTRO IL SESSISMO, CONTRO IL RAZZISMO” . 

Lasciamo lavorare polizia e magistratura. Per questi reati ci sono le corrispondenti condanne. Se poi c’è stata un’organizzazione di gruppo, il reato è ancora più grave.

Ma basta con il gridare allo scandalo di questi uomini bruti che vengono dai Paesi arabi, quando la violenza sulle donne è continua, è un fenomeno gravissimo, e non ha fatto finora gridare allo scandalo più di tanto.

Risale al marzo 2014 (molto prima di Colonia-Capodanno 2016!) il primo sondaggio europeo che mostra i reali contorni del fenomeno della violenza domestica nei 28 Paesi dell’Unione. Rimando all’articolo 

http://www.huffingtonpost.it/2014/03/05/violenza-donne-europa_n_4902055.html e ai risultati dell’indagine che ha coinvolto 42 mila donne (circa 1500 per ogni Paese) pubblicati dall’Agenzia Europea per i Diritti fondamentali (FRA) http://fra.europa.eu/sites/default/files/fra-2014-vaw-survey-main-results-apr14_en.pdf.

Riporto qui i risultati: in media, una europea su tre, l'equivalente di62 milioni di donne, riferisce di essere stata vittima di questi abusi (33%). Una percentuale altissima, che include molestie subìte non soltanto dai compagni e dagli uomini della famiglia, ma anche da uomini sconosciuti, colleghi di lavoro, capi. La percentuale scende al 22% – una donna su cinque – se consideriamo unicamente la violenza domestica. Emerge un quadro di abuso diffuso che danneggia la vita di molte donne: una europea su dieci (circa 20 milioni di donne) dice di avere subìto una qualche forma di violenza sessuale, e una su venti è stata stuprata.

Sono questi i numeri agghiaccianti. Che reclamano politiche strutturali contro la violenza di genere. E’ questo che non si può tacere.  Sta qui l’indignazione. E la coscientizzazione di noi donne che ancora troppo poco parliamo e ancora troppo poco denunciamo. Molto spesso per paura. Sempre della reazione violenta degli uomini. Spesso degli uomini di casa.

Di fronte a questa realtà vorrei che tacessero tutti i falsi moralisti che sono parte del problema.

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