Diario dall’Ucraina

Il conflitto bellico si è aggravato nel Nord Europa e la popolazione è a rischio. Pubblichiamo la testimonianza di Donatella Rafanelli, una focolarina italiana in Ucraina.

Ormai da settimane qui in Ucraina c’è una grande tensione e noi come comunità del Movimento dei Focolari ci siamo impegnati ancora di più nella preghiera e nel sostenerci a vicenda per tener viva la speranza e la fiducia nell’amore di Dio.

Poi ieri la situazione è precipitata, la mattina presto alcune persone della comunità di Kiev ci hanno telefonato per invitarci a fare la valigia e prendere i documenti per essere pronte ad un’eventuale evacuazione perché ormai sparavano a 70 km dalla nostra casa e anche l’aeroporto era già chiuso. Sono stati momenti molto forti in cui, come mai, mi sono e ci siamo sentite nelle mani di Dio e abbiamo capito che dovevamo affidarci ancora di più a Lui che questa volta ha un volto che sa di dolore, preoccupazione, insicurezza e disorientamento.

È cominciato così un contatto sempre più fitto con i membri del Movimento per aiutarci a vicenda ad affrontare le sfide che questa situazione comporta. Vediamo in tante persone attorno a noi una grande maturità e dignità nell’affrontare questa situazione. Ieri alla Messa celebrata dal vescovo greco cattolico ci ha tanto colpito la sua omelia in cui ci ha invitato a vivere credendo all’amore di Dio, e a portare a tutti questo amore. Ci aiutano tantissimo le preghiere, la vicinanza di tante persone che in tutto il mondo ci hanno scritto e ci hanno assicurato che sono con noi.

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