Consiglio UE: arriva la Finlandia

La Romania passa la guida dei lavori del Consiglio dell’Unione Europea alla Finlandia, dopo avere facilitato la conclusione di una notevole serie di questioni politiche e normative: dalla guardia di frontiera alla riduzione delle emissioni, dal mercato del gas all’intelligenza artificiale, dalla sicurezza cibernetica alle regole del diritto d’autore. I 4 pilastri del programma della prossimo semestre finlandese.

La presidenza di turno del Consiglio dell’Unione Europea (UE), retta nei primi sei mesi del 2019 dalla Romania, è stata assunta dalla Finlandia il 1° luglio. Nonostante l’attenzione delle istituzioni e dei media si sia concentrata sulla questione della Brexit e sulle elezioni del Parlamento Europeo, è necessario sottolineare come la Romania sia riuscita a portare a compimento alcuni atti legislativi importanti e ospitato il Consiglio europeo di Sibiu, dove i Capi di Stato e di Governo hanno preso dieci impegni sul futuro dell’Europa, firmando la Dichiarazione di Sibiu.

Innanzitutto la presidenza rumena ha intensificato gli sforzi per far avanzare i negoziati sul futuro quadro finanziario pluriennale 2021-2027, sia a livello politico che settoriale. La riforma della Politica Agricola Comune (PAC) resta però ancora un punto cruciale da definire. Invece è stato concluso il negoziato su una serie di normative riguardanti il miglioramento dell’Unione bancaria e dell’Unione dei mercati dei capitali.

Per garantire una migliore gestione delle frontiere esterne dell’UE e rispondere alle situazioni di crisi, è stato concepito un rafforzamento della guardia di frontiera e costiera europea, con l’istituzione di un corpo permanente dotato di 10.000 membri, operativi entro il 2027, provenienti dal personale dell’Agenzia per le frontiere Frontex o distaccati dagli Stati membri a lungo termine o dispiegati per un breve periodo come riserva di reazione rapida.

Importante è la nuova normativa sulle emissioni dei mezzi pesanti, che dovranno essere ridotte del 30% entro il 2030, con una tappa intermedia del 15% nel 2025, mentre le aziende produttrici di camion che non riusciranno a raggiungere tali obiettivi saranno penalizzate. Questa norma si tradurrà in una riduzione dei costi grazie alla necessità di utilizzare meno carburante, con la conseguente minore produzione di CO2 e particelle inquinanti ed una migliore qualità dell’aria.

Con la revisione della direttiva sul mercato del gas, le norme europee si applicheranno a tutti i gasdotti da e verso l’UE, quindi con un impatto sui paesi terzi, con regole precise circa l’accesso al mercato, la regolamentazione tariffaria, la separazione della proprietà delle reti dagli utilizzatori e la trasparenza.

La riforma delle regole sul diritto d’autore in Europa intende garantire un’adeguata protezione per gli autori e gli artisti che oggi si muovono in un mercato digitale che fa fatica a darsi delle regole e dove le grandi aziende del web hanno un potere smisurato. Le nuove regole, per l’appunto, impongono alle piattaforme online come Google e Facebook di negoziare accordi di licenza con i titolari dei diritti per la ri-pubblicazione del loro lavoro, o a piattaforme online come YouTube di controllare i video condivisi per garantire che il copyright non sia stato violato.

Nell’ambito del mercato digitale, sono state affrontate varie questioni riguardanti l’intelligenza artificiale, la condivisione delle informazioni e la sicurezza cibernetica, per la quale la Romania si candida ad ospitare un’apposita agenzia.

La Finlandia, nel programma che caratterizza la sua presidenza di turno del Consiglio dell’UE, intende proteggere i pilastri dell’integrazione europea (pace, sicurezza, stabilità, democrazia e prosperità), riconoscendo che solo agendo insieme e difendendo i nostri valori comuni l’UE può affrontare le principali sfide del nostro tempo, promuovendo nel contempo il benessere e la prosperità dei suoi cittadini. Non a caso, il motto della presidenza finlandese è: «Europa sostenibile, futuro sostenibile».

In particolare, la Presidenza finlandese ha individuato quattro priorità: rafforzare i valori comuni e lo stato di diritto, rendere l’UE più competitiva e socialmente inclusiva, rafforzare la posizione dell’UE come leader globale nelle azioni a favore del clima e proteggere la sicurezza dei cittadini europei in modo completo.

 

 

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