I colori delle tue emozioni

A seconda dello stato d’animo, cambia in maniera quasi impercettibile la colorazione del nostro viso. Questo ci permette, a livello non cosciente, di interpretare i sentimenti di chi ci sta di fronte. L’uso del trucco
Colorazione del viso in funzione delle emozioni (Ohio State University)

roboticaLa robotica è quella branca della ricerca scientifico-tecnologica che studia, costruisce e impiega i robot. Oggi uno dei filoni più innovativi, ma anche più impegnativi, cerca di fornire alle “macchine intelligenti” la capacità di riconoscere e simulare le emozioni umane. Un robot non sa cosa sono tristezza e gioia, ma può simularle a seconda dell’umano che incontra. Per riconoscere le emozioni umane i ricercatori stanno quindi brevettando appositi algoritmi software, e sperimentandoli hanno fatto una scoperta interessante.

Vasi sanguigni facciali (Ohio State University)
Vasi sanguigni facciali (Ohio State University)

Il colore del viso cambia in funzione dei nostri stati d’animo, probabilmente per una variazione del flusso sanguigno o della composizione dello stesso. Questi cambiamenti sono quasi invisibili, ma riusciamo ugualmente a percepirli a livello inconscio, anche se chi ci sta di fronte non modifica la sua espressione facciale. Questo ci permette di partecipare alla gioia o alla tristezza degli altri, per lo meno in parte, costruendo la socialità.

Studiando al computer centinaia di foto di volontari, i ricercatori della Ohio State University (Usa) hanno separato e messo in evidenza i vari colori, scoprendo che la variazione di colorazione non dipende da nazionalità, etnia, sesso o colore di fondo della pelle. È la stessa in tutto il mondo. Ad ogni emozione corrisponde un preciso colore, per esempio al disgusto è associato blu-giallo sulle labbra e rosso-verde su naso e fronte.

Un’altra considerazione interessante riguarda il trucco, che usano soprattutto le donne. Normalmente si pensa che serva ad apparire più belli, più sani e più giovani, ma forse, almeno inconsciamente, può darsi che lo usiamo anche per apparire più felici, cioè per generare una percezione positiva (o negativa) di noi stessi in chi ci guarda. Ma quale è il colore della felicità?

 

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