Colleferro, un cammino nel segno di Willy

Colleferro e non solo. La testimonianza di Willy Monteiro Duarte, ad un anno dalla sua tragica scomparsa, ha generato nel territorio un percorso condiviso da tante associazioni e singole persone sulle radici della convivenza e della pace. Il messaggio di Liliana Segre.
Willy, foto dal Web, geonews

Da cosa nasce l’iniziativa “In Cammino Verso” lanciata a Colleferro il 5 settembre 2021?  Lo stesso giorno del 2020, Willy Monteiro Duarte, giovane cuoco, è morto nel tentativo eroico di salvare un suo amico da un pestaggio. La violenza inaudita dei picchiatori non ha lasciato scampo al ragazzo di origini capoverdiane. Nei giorni successivi le cittadine di Paliano, Colleferro, Artena e tanti altri paesi del territorio, si sono strette intorno alla famiglia e alle amiche e agli amici di Willy. Un dolore e un’emozione enormi hanno attraversato, probabilmente cambiandole profondamente, queste comunità.

Molte associazioni hanno sentito l’esigenza di confrontarsi, al di là dell’incredibile eco che la morte di Willy ha avuto sulle cronache nazionali, con una descrizione del territorio in cui tanti, a partire dai più giovani, non si sono riconosciuti. Si sono aperti tanti interrogativi, soprattutto sul perché di tanta violenza in un posto apparentemente normale come tanti altri e si è cercato di andare oltre sommarie e semplicistiche analisi dei fatti.

Ci si è messi così insieme e ci si è resi conto da subito che sarebbe stato necessario intraprendere “un cammino”, un percorso, che avrebbe necessitato tempo, tanta attenzione e riflessione. Anche se è innegabile che violenza, spirito di sopraffazione e criminalità albergano nella nostra società, c’è anche la voglia di individuare e rafforzare gli anticorpi nei confronti di un modello di convivenza nel quale molti non si riconoscono. Anticorpi capaci di costruire un tessuto sociale diverso dove la criminalità, la violenza, l’odio, il razzismo, l’arroganza possano essere respinti e non mettere radici.

In questo ultimo anno il confronto è stato serrato, tra sensibilità e modi di pensare anche diversi, ma accumunato dalla decisa volontà di reagire e di riflettere sull’etica, la giustizia, la legalità, la giustizia sociale, la pratica della non violenza. Ci si è resi conto quasi da subito che una riflessione del genere doveva allargarsi il più possibile ed uscire dal solo mondo tradizionale dell’attivismo e trasformarsi appunto in un percorso: questo il senso più profondo del nome dell’iniziativa “In Cammino Verso”, iniziare con un momento d’incontro che diventi il vero punto di partenza. Per questo i promotori di questo percorso hanno deciso in concomitanza con l’anniversario del terribile omicidio di Willy di vedersi e di invitare tutte e tutti, associazioni, cittadine e cittadine ed istituzioni, ad essere con loro in questo cammino. La vicinanza alla famiglia di Willy ed ai suoi amici, ha trovato espressione in un dibattito pubblico in cui ha avuto voce una riflessione condivisa, con un minuto di silenzio più eloquente di tante parole.

Un murales per Willy. Foto Cecilia Fabiano/ LaPresse

Il 5 settembre del 2021 si è svolto questo primo evento, con una sorta di “villaggio della pace” al Parco del Castello di Colleferro, in cui le più varie associazioni del territorio hanno portato il proprio contributo. Ci sono state musiche, letture, attività d’intrattenimento. L’evento è proseguito in un teatro con un dibattito dal titolo “In Cammino Verso. Il percorso, la riflessione, il fare rete di una comunità contro la violenza” che ha visto l’intervento del sindaco di Colleferro Pierluigi Sanna, il giornalista Roberto Vicaretti , Simona Maggiorelli, direttrice di Left, Francesco Malavolta, giornalista e fotografo, Giovanna Marini, musicista, padre Alex Zanotelli, missionario comboniano.

La giornata ha avuto moltissime adesioni, più di 80 associazioni, e di tanti singoli, artisti, politici, giornalisti e semplici cittadini, non solo dal territorio di Colleferro. E questo perché probabilmente esperienze come questa possono essere esportate come un esempio da condividere. Tra i numerosi interventi anche quello della senatrice a vita Liliana Segre che ha inviato un messaggio che merita essere riportato integralmente:

«Saluto con piacere e partecipazione gli organizzatori e tutti i partecipanti alla iniziativa di Colleferro e di tutto il territorio limitrofo a un anno dal barbaro omicidio di Willy Monteiro Duarte. Giustamente non una commemorazione, per rispetto della volontà della famiglia,  ma un’occasione di incontro e riflessione, al termine di un anno di attività, di formazione e di responsabilità. Che un ragazzo giovane, solare, sempre disponibile possa essere ucciso per nulla da un gruppo di balordi è intollerabile. Non è solo una questione di giustizia, che deve fare fino in fondo il suo corso, ma qualcosa che riguarda la nostra società, la qualità del nostro essere come singoli e come comunità.

Il vostro progetto “In Cammino Verso”, indica la direzione giusta. Quella direi della “formazione permanente”; un processo ininterrotto di costruzione dell’𝐼𝑑𝑒𝑚 𝑆𝑒𝑛𝑡𝑖𝑟𝑒 𝑑𝑒 𝑅𝑒 𝑃𝑢𝑏𝑙𝑖𝑐𝑎, delle ragioni cioè dello stare insieme di una società che voglia dirsi civile. Tutti devono essere protagonisti di questo Cammino. Le istituzioni, la scuola, il mondo dell’informazione, i singoli cittadini. Solo però se sapremo illuminare il percorso con i valori della nostra Costituzione: democrazia, antifascismo, uguaglianza, giustizia, pace daremo senz’altro un senso e una direzione certa a questo processo.

Purtroppo per ragioni di salute e di sicurezza non potrò essere fra voi domenica 5 settembre, ma auguro ogni successo a questa e a tutte le altre vostre iniziative. Che il sorriso di Willy accompagni il vostro Cammino, Liliana Segre».

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