Cercasi lavoro on line

Un blog nato da 7 laureati in cerca del primo impiego. «Il lavoro è un diritto e un valore. Noi vogliamo difenderlo e promuoverlo per altri giovani».
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Alessia Gervasi, pugliese 29 anni funge da portavoce, forse per la sua laurea in scienze della comunicazione, ma precisa immediatamente che Proposta lavoro il blog per chi è alla ricerca del primo impiego e forse anche del secondo e del terzo è un’idea comune portava avanti collettivamente. Sono infatti 7 i giovani ideatori di questo diario di bordo del disoccupato o meglio di un sito di consulenza per chi nel mondo del lavoro non sa orientarsi o si è smarrito nei meandri burocratici di contratti, curricula, domande.

 

Perché non pensare ad un ufficio con tanto di poltroncine e scrivanie invece che trasformarsi in consulenti on line?

«Forse c’è un po’ di storia personale in tutto questo. Noi ci siamo conosciuti attraverso internet – specifica Alessia e pur provenendo da posti diversi e da esperienze formative diverse: infatti tra noi ci sono psicologi, comunicatori.. la rete ci ha messo insieme. Alcuni di noi non si sono ancora fisicamente incontrati, ma la sintonia è assicurata. Per conoscerli andate su www.propostalavoro.com ».

 

Da maggio 2009 Propostalavoro è in evoluzione e continua a rinnovarsi quotidianamente arricchendosi di nuove pagine, rubriche e iniziative attive.

Sfogliandone le pagine troviamo "Cambio professione": informazioni dettagliate sulle nuove professioni con tanto di iter formativo e di annunci aziendali. Poi c’è "Conosciamoci…", consigli pratici su come rafforzare le proprie capacità trasversali  e poi "Arti e mestieri", con l’esperienze di vita reali e ci sono persino strategie per evitare o superare le situazioni di stress lavorativo nella pagina "No stress at work". Nel blog c’è anche la posta dei lettori con richieste di aiuto di ogni tipo: dalle magagne burocratiche, agli iter di assunzione. «Sono loro i nostri partner –confermano dalla redazione- quando ci segnalano ad esempio eventi, master, proposte di formazione economiche, ma di buona qualità».

 

Ma quale è l’identikit dell’utente tipo«Ci rivolgiamo prevalentemente a chi è in cerca di occupazione e a chi vuole intraprendere la libera professione –spiega Alessia. Ma, in ogni caso, trattando del mondo del lavoro ed essendo la nostra équipe formata prevalentemente da psicologi, ci rivolgiamo anche a chi deve affrontare problematiche inerenti la situazione lavorativa e l’orientamento professionale, anche con tanti suggerimenti pratici».

 

 

Non siete gli unici a parlare di lavoro. Cosa vi differenzia? «Noi lavoriamo anche sulla riflessione e sull’azione congiunta – dichiara la redazione del blog. Siamo coscienti che la situazione lavorativa in Italia non può migliorare se non viene sradicata o per lo meno messa in discussione quella mentalità che ci ha portato al punto in cui ci troviamo attualmente, dove non sempre il merito è premiato. Per questo motivo cerchiamo di promuovere anche interventi di politica attiva. In questo momento siamo promotori di una petizione contro il precariato e questo è un modo anche per coinvolgere in prima persona i nostro lettori e cooperare insieme a loro per raggiungere degli obiettivi. Il problema con cui ci si scontra costantemente resta comunque la mancanza di opportunità».

 

Opportunità mancate anche per gli autori del blog. Alcuni di loro sono alla prima esperienza lavorativa, altri hanno maggiore competenza. «Il messaggio che vogliamo lanciare ai nostri lettori è che, nonostante le difficoltà dettate dalla crisi, i modi per riuscire a realizzarsi professionalmente esistono. Occorrono forte determinazione, voglia di mettersi in gioco e possibilità di accedere liberamente alle informazioni utili, possibilità che, ogni giorno, il nostro blog concede. Noi vogliamo offrire strumenti e strategie concreti che possano servire sia a chi un lavoro ce l’ha già, sia a chi è in cerca, sia a chi si sta inserendo nel mondo del lavoro».

 

Tutti gli articoli, le rubriche, gli spazi che sono stati creati e inseriti nascono dal desiderio di andare incontro ad un’esigenza più profonda: trovare punti di riferimento e strumenti concreti per affrontare e gestire al meglio il mondo del lavoro, in controtendenza con un mercato del lavoro che si mostra sempre più dispersivo. Inoltre, per gli ideatori aver condiviso, assistito e sperimentato situazioni di precarietà e difficoltà lavorativa  crea immediata empatia con tutti quelli che a causa del lavoro soffrono  e/o sono penalizzati.  

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