Cercare il colpevole

La tendenza ad accusare l'altro, a trovare sempre un colpevole in tutte le cose, ricorda quando Adamo, dopo aver mangiato la mela, accusò Eva.
Foto: Pixabay

Alla scuola materna avevo notato che se succedeva qualcosa di spiacevole, per prima cosa i bambini accusavano lui, o lei. Stavolta era una bambina che pian­geva. Proprio quel giorno avevo litigato con mio marito, e quel sentir ripetere, tutta arrabbiata, «È stato lui!» mi sembra­va che fossi io a gridarlo, io che accusavo mio marito per ciò che non andava bene in famiglia, per il suo modo di fare non giusto… insomma la colpa era dell’altro. A casa, dopo un ripensamento, preparai per cena ciò che so piacere a mio marito, e quando lui arrivò, già il profumo diffu­so dalla cucina lo rese di buon umore. A tavola raccontai della bambina e della mia tendenza a cercare sempre il colpe­vole. Lui, a sua volta, si era sentito ricor­dare da un collega che la prima reazione di Adamo dopo aver mangiato il frutto proibito era stata di accusare Eva. La storia si ripete puntualmente: anche se cambiano gli sfondi, la colpa è sempre dell’altro. Quella cena, risultata una spe­cie di operazione chirurgica che mise in luce come eravamo, fu un momento im­portante per la nostra convivenza.

B.H. – Usa

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