Cattolici ed evangelici, tra teologia e vita quotidiana

Il cammino ecumenico va avanti, anche se il dibattito resta aperto su questioni etiche e coppie miste
papa chiesa evangelica

Da una parte, il grande entusiasmo per la visita di Benedetto XVI, che «magari non fatto una vera e propria riabilitazone di Lutero. Ma c’è stata comunque una rivalutazione morale sulla persona di Martin Lutero». Dall’altra, la sensazione che c’è ancora molto da fare per il cammino ecumenico: i luterani di Germania spingono perché sia risolto il problema della comunione alle coppie miste, mentre la Chiesa cattolica vuole che il dialogo si sviluppi prima su altri temi, come quello dell’etica della vita.

 

Al termine della celebrazione ecumenica presieduta da Benedetto XVI a Erfurt, dove Martin Lutero visse come monaco agostiniano, Nikolaus Schneider, presidente del consiglio della Chiesa Evangelica in Germania, e Kurt Koch, presidente del Pontificio Consiglio per l’Unità dei Cristiani, siedono l’uno accanto all’altro per fare un bilancio della visita. Schneider parla prima con soddisfazione di una «unione molto profonda e fraterna», ma poi pone l’accento sulle differenze riguardo alcune questioni definite cruciali: come quella della comunione alle coppie miste, molto sentita in Germania dove cattolici e luterani si equivalgono numericamente. «Moltissime coppie – afferma Schneider – anelano da tanto tempo la possibilità di comunicarsi insieme». Immediata la risposta del card. Koch, che ha sottolineato che «prima ci sono temi più teologici da risolvere, a cominciare dalle questioni etiche sulla vita, e anche questi sono urgenti». Sono in particolare l’apertura alla fecondazione assistita e all’elaborazione di testamenti biologici da parte delle Chiese luterane ad aver creato una frizione con Roma. Schneider allora ha replicato: «Saranno pure importanti le materie teologiche, ma i desideri e la vita concreta delle famiglie e delle coppie sono più importanti delle teorie».

 

Un botta e risposta a telecamere accese che ha reso anche il clima che si respira negli incontri ecumenici. Eppure la sensazione è che passi avanti vengano fatti. E che molte divergenze saranno appianate entro i 500 anni della Riforma, che sarà celebrata il 31 ottobre 2017. Una festa cui Schneider ha ufficialmente invitato anche il Papa.

 

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