Cattolici candidati a titolo personale

Intervista di Radio Vaticana ad Antonio Maria Baggio

ELEZIONI: RADIO VATICANA, CATTOLICI CANDIDATI A TITOLO PERSONALE

(AGI) – Città del Vaticano, 17 gennaio 2013.

 

«Bisogna evitare in tutti i modi di dare l’impressione che una persona che opera in un movimento, in una realtà ecclesiale, se la porti dietro entrando in politica».

Lo afferma ai microfoni della Radio Vaticana il politologo cattolico Antonio Maria Baggio, docente di Filosofia politica all’Università Sophia di Loppiano, fondata dal Movimento dei Focolari.

«C’è stata in queste settimane la formazione delle liste e molti sono stati contattati dai partiti, perché volevano a tutti i costi che dentro la loro lista ci fosse, ad esempio, il rappresentante del Movimento dei Focolari o dell’Azione Cattolica o degli Scout», sottolinea il politologo osservando che «questo è un modo perverso di ragionare, perché nessuno dei cattolici può entrare in politica pensando di rappresentare una realtà ecclesiale».

«Non è così – assicura Baggio alla Radio Vaticana – perché non è la Chiesa che entra in politica, sono le persone che riportano quello che loro hanno e sono. Quindi, bisogna guardarsi bene dall’entrare in politica, dando questa falsa impressione, che ci sia una “ecclesialità” che entra in politica. Non è così. Si entri pure in politica, allora, però avendo cura di non farsi strumentalizzare».

«Noi continuiamo sempre a ripetere, perché è vero storicamente, che dalla Chiesa – scandisce il politologo dell’emittente della Santa Sede – viene un nutrimento per la società sia come idee, che come testimonianze e come persone preparate. Quindi, il passaggio da un impegno sociale, dove le persone maturano, ad un impegno politico nelle istituzioni, è naturale. Bisogna naturalmente presidiare ambedue gli spazi.

Questi passaggi dal sociale al politico, che sono logici e naturali, e sono la salute stessa della dimensione politica, delle istituzioni, quindi vanno fatti, vanno fatti bene però. Anzitutto, vanno fatti in piena autonomia e come scelta personale di colui che li fa».

«L’idea di base – spiega l’esperto consultato dalla Radio Vaticana – è che il cristiano porta in politica la sua capacità di amare. Tutto ciò che egli fa, quindi, deve essere amore, come viene chiamato da molti “amore sociale”». E, conclude il professor Baggio, «Benedetto XVI ha sottolineato tante volte questa scelta importante che il cristianesimo ha fatto nella storia» tutelando la libertà del cristiano, «che porta in politica la sua capacità di amare, che si costruisce anche nella famiglia, nella Chiesa, e la porta in società», con «un linguaggio che non è più un linguaggio ecclesiale o un linguaggio confessionale, ma è il linguaggio della ragione universale».

 

 

 

ELEZIONI: RADIO VATICANA, NON STRUMENTALIZZARE CATTOLICI IN LISTE BAGGIO (FOCOLARI), NESSUNO È RAPPRESENTANTE DI MOVIMENTI CHIESA

(ANSA) – CITTA’ DEL VATICANO, 17 gennaio 2013

 

I cattolici «entrino pure in politica», ma «avendo cura di non farsi strumentalizzare’», perché ‘«nessuno può pensare di rappresentare una realtà ecclesiale». Lo afferma, parlando alla Radio Vaticana, il politologo Antonio Maria Baggio, docente all’Università Sophia di Loppiano, fondata dal Movimento dei Focolari.

«Bisogna evitare in tutti i modi – spiega Baggio – di dare l’impressione che una persona che opera in un movimento, in una realtà ecclesiale, se la porti dietro entrando in politica».

«C’è stata in queste settimane – osserva – la formazione delle liste e molti sono stati contattati dai partiti, perché volevano a tutti i costi che dentro la loro lista ci fosse, che so, il rappresentante del Movimento dei Focolari o dell’Azione Cattolica o degli Scout ecc. Questo è un modo perverso di ragionare, perché nessuno dei cattolici può entrare in politica pensando di rappresentare una realtà ecclesiale».

«Non è quello il ruolo, infatti: non è la Chiesa che entra in politica, sono le persone che riportano quello che loro hanno e sono», aggiunge il docente. «Quindi, bisogna guardarsi bene

dall’entrare in politica, dando questa falsa impressione, che ci sia una “ecclesialità” che entra in politica. Non è così. Si entri pure in politica, allora, però – attenzione – avendo cura di non farsi strumentalizzare», conclude Baggio. (ANSA).

 

 

Ascolta l’intervista :

Riportiamo un estratto dell'intervista data a Luca Collodi, di Radio Vaticana, così come riportata dalle agenzie AGI e ANSA

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