Carròn: la ragione dell’esperienza

L'intervento del successore di don Giussani, don Juliàn Carròn, ha catturato la platea del Meeting di Rimini. Riflessione sulla figura di san Paolo e sulla sua conversione, davanti a ventimila persone.

L’anno paolino sarà pure finito; ma la figura dell’Apostolo delle genti rimane attuale. E infatti il leader di Cl, don Juliàn Carròn, ha centrato il suo intervento a Rimini proprio su san Paolo, perché «in un Meeting per l’amicizia tra i popoli che mette a tema la conoscenza, difficilmente avremmo potuto trovare un testimone migliore».

 

Testimonianza che parte innanzitutto dalla sua conversione, ha evidenziato il successore di don Luigi Giussani: una «svolta che conobbe la sua vita in un momento determinato, ossia quando si trovava sulla via di Damasco». Una rivelazione di Dio, quindi, concreta ed inserita nella storia: «Questo avvenimento è stato una vera conoscenza – ha affermato Carròn – di cui il cambiamento di vita non è altro che una conseguenza». Cambiamento che si concretizza nel vedere ogni cosa con occhi nuovi, «dalla legge alla storia della salvezza, dal culto alla lettura della Scrittura».

 

Non è tanto la ragione, ha ricordato ai ventimila presenti, quanto «l’avvenimento di Cristo morto e risorto, che per opera dello Spirito si rende presente nella Chiesa comunicandosi alla ragione e alla libertà dell’uomo, a rendere possibile un’esperienza che permette di decidere in ogni momento rispetto alla diverse interpretazioni che possono comparire nel corso della storia umana».

 

Ciò non significa tuttavia, ha tenuto a precisare Carròn, un’adesione acritica al Vangelo. Paolo invitava i Galati sottomettere la ragione all’esperienza straordinaria aperta dalla vita in Cristo; allo stesso modo «l’onestà e la lealtà all’esperienza vissuta permettono di aderire in modo pienamente ragionevole e pienamente libero».

 

Un’ora di riflessione conclusa con il caloroso applauso della platea, si di chi era fisicamente presente che di chi si è dovuto accontentare di seguire l’intervento sui maxischermi: la sala congressi non è infatti stata sufficiente a contenere tutti.

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