Cambiare la società ripartendo dalla felicità

Nonostante le tensioni, le contrapposizioni e i particolarismi, si può ritrovare la fiducia negli altri. Per Emilia Guarnieri, presidente della fondazione Meeting per l’amicizia tra i popoli, occorre ripartire dall’uomo, per ristabilire i legami interpersonali e ritrovare la speranza. Il programma della 39sima edizione della manifestazione

«In un mondo dominato da particolarismi e contrapposizioni, nella confusione e nella fatica di trovare punti di valore e di riferimento comuni» si può cercare di cambiare le cose, ricominciando dalla felicità. «Occorre ripartire da ogni uomo, per ristabilire legami, per ritrovare la fiducia». I legami e la speranza rispondono alle esigenze del cuore dell’uomo, che è fatto per la positività, e «all’evidenza di un mondo multiculturale che grida l’inevitabilità della convivenza». Emilia Guarnieri, presidente della fondazione Meeting per l’amicizia dei popoli, ha presentato con queste parole martedì a Roma la 39sima edizione della manifestazione, dal titolo “Le forze che muovono la storia sono le stesse che rendono l’uomo felice”, che si svolgerà a Rimini dal 19 al 25 agosto. Gli uomini non hanno paura di fare sacrifici anche grandi: lo si è visto durante le ricostruzioni che sono seguite alle guerre, nella fatica del lavoro, nella lotta alle malattie. L’unica condizione, per Guarnieri, è che sia evidente il significato dei loro sforzi. Che ci sia, cioè, una risposta valida alla loro ricerca di senso.

La presentazione del Meeting di Rimini si è svolta nella suggestiva cornice di palazzo Borromeo. Padrone di casa l’ambasciatore italiano presso la Santa Sede, Pietro Sebastiani, che ha sottolineato come, l’attuale momento storico, richieda una sempre maggiore interconnessione tra le persone e le relazioni, rendendo sempre più necessari il dialogo e l’apertura al mondo. E la necessità di questi rapporti è stata evidenziata anche dai relatori, a partire dal ministro dell’Istruzione Marco Bussetti, che ha parlato dell’importanza di ripartire dalle persone, anche nella scuola e nell’università, rimettendo gli studenti al centro, rendendo efficiente il sistema, rinnovando le relazioni e rispettando i ruoli.

Sulle possibilità di felicità di una terra dilaniata come quella del Medio Oriente si è interrogato sua beatitudine Louis Raphaël I Sako, patriarca di Babilonia dei Caldei che, nel concistoro del 28 giugno, sarà creato cardinale da papa Francesco. I cambiamenti, ha spiegato, sono possibili, ma serve il dialogo. Perché – ha chiesto – roviniamo il nostro mondo? Perché uccidiamo le persone? Il prezzo delle guerre viene pagato dalle persone, dalla povera gente, ma la vita è un valore assoluto, che nessuno ha il diritto di togliere.

«Le religioni – ha affermato il patriarca – devono svolgere un ruolo importante, ma soprattutto devono svolgerlo i veri credenti, se vogliono dare una testimonianza forte e significativa al loro Creatore, Dio di tutti gli uomini e fonte di ogni misericordia. Coloro invece che invocano la vendetta devono tacere e convertirsi alla pace».

Anche la scienza può e deve contribuire alla felicità dell’uomo, perché come ha spiegato il presidente dell’Agenzia spaziale italiana, Roberto Battiston, non è la tecnologia, non sono le nuove scoperte, che risultano dannose, ma l’utilizzo che l’uomo ne fa.« La scienza – ha speigato – è una forza che rende l’uomo felice, perché permette di dominare una società complessa e le insidie delle falsità», come le fake news, che tanti danni fanno diffondendo notizie false e pericolose. L’uomo ha molto da imparare dalla scienza, che pone il dialogo tra culture diverse come base di ogni forma di progresso. Quando si incontrano scienziati di una stessa regione, ha commentato sorridendo Battiston, sanno già che al massimo faranno una partita a calcio e non un convegno scientifico. Per quello, c’è bisogno di avere davanti persone di altri Paesi e prospettive, servono apertura e confronto tra opinioni differenti. «La scienza – ha affermato – ha sempre bisogno del dialogo e del confronto con altri linguaggi, altrettanto universali, per aprire nuovi orizzonti al nostro pensiero».

Tante le personalità che interverranno agli incontri del meeting. Per leggere il programma clicca qui.

 

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