Broken Flowers

Èun viaggio esistenziale quello che il cinquantacinquenne Don Johnston intraprende controvoglia alla ricerca di un figlio che potrebbe aver avuto da una delle molte donne della sua vita. Ma la lettera anonima che con diciannove anni di ritardo gli annunciava la paternità non era stata sufficiente a destarlo dalla routine di scapolo incallito e dongiovanni in disarmo. Per partire alla ricerca delle potenziali madri senza rinnegare il proprio cinismo esistenziale ha dovuto lasciarsi convincere dal vicino con la passione del detective e la ferma determinazione a risolvere il mistero della lettera rosa. In questo pigro e svogliato pellegrinaggio nel suo passato, Don rivede una dopo l’altra le sue vecchie fiamme. Sono incontri teneri, imbarazzanti, freddi, rabbiosi, strazianti, tutti inevitabilmente velati di malinconia, che Don affronta con l’ironia e il disincanto del suo personaggio ma senza riuscire a scoprire l’autrice della let- tera. Tornando a casa Don porta con sé il vuoto inatteso di un figlio che non è neanche sicuro di avere. Jim Jarmush si conferma uno straordinario autore, indipendente nel senso più vero della parola, con un film ironico, amaro e indolente che, anche grazie ad un immenso Bill Murray e allo strepitoso cast femminile, rasenta la perfezione. Perfetta è sicuramente la simbiosi tra il regista e il protagonista suo alter ego, con quella maschera inespressiva capace di scatenare emozioni con il solo movimento degli occhi. Broken Flowers è anche un road movie atipico come atipica è la visione degli Stati Uniti e delle sue contraddizioni che Jarmush mette in scena. Le ex di Don fanno quasi tutte mestieri stranissimi, ispirati al consumismo più estremo – organizzatrice di guardaroba, comunicatrice animale, venditrice di prefabbricati di lusso – mentre il vicino eritreo, il personaggio di gran lunga più felice e appagato, è un operaio, costretto a fare tre lavori per mantenere la moglie e i cinque figli. I fiori infranti del titolo rappresentano alla perfezione questa America di inizio millennio. Cristiano Casagni Regia di Jim Jarmush; con Bill Murray, Jeffrey Wright, Julie Delpy, Sharon Stone, Alexis Dziena, Frances Conroy, Christopher McDonald, Jessica Lange, Chloë Sevigny, Tilda Swinton, Mark Webber

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