Una app per consumi intelligenti

Ideata da cinque giovani romani permette di analizzare i consumi energetici degli edifici, e valutare nuove strategie di consumo sostenibile  

Un’idea tutta italiana che presto arriverà sul mercato delle app per migliorare i nostri consumi energetici. Si chiama Elemize ed è un’intuizione nata da cinque trentenni romani che hanno fatto rete e mettere in comune i propri talenti.

Il progetto consiste in un piccolo device wireless (grande come una batteria di uno smartphone) che viene posizionato in casa; un algoritmo intelligente analizza e comunica in tempo reale con i consumi energetici che arrivano dalle mura del nostro appartamento, inviando poi sul nostro cellulare consigli su come fare per ottimizzare l’uso di energia.

Lo scorso autunno quindi è nata la startup Elemize Technologies grazie a Niccolò Teodori, 27 anni, che si è licenziato da un contratto a tempo indeterminato da una multinazionale che si occupa di sviluppare energie alternative in 10 paesi del mondo; Alberto Saggio, ingegnere elettronico di 31 anni, tornato a Roma da Stoccolma dove lavorava da 4 anni nel laboratorio ricerca e sviluppo hardware di Ericsson; Riccardo Gori, 29 anni, ingegnere aeronautico con la passione per la ricerca e Marco Molica Colella e Luigi Fierimonte che hanno messo in campo le loro capacità in ambito finanziario-tecnologico.

In pratica è stato sviluppato un software che sa gestire e ottimizzare in tempo reale i consumi di energia elettrica, valutando le offerte esistenti e proponendo strategie per migliorare e far risparmiare l’utente.

Inoltre – questa è la vera novità – se si è in possesso di sistemi di accumulo di energia, questo software insegna al consumatore come diventare produttore della stessa ottimizzando in maniera intelligente tutti i flussi di energia. Quindi l’utente passa da consumatore a produttore di energia con l’aiuto del fotovoltaico o di elettrodomestici intelligenti, così come già succede in Germania, California, Danimarca e in alcuni stati degli Usa.

In realtà, in Italia dobbiamo ancora attendere il completamento di alcune normative, ma manca poco anche perché sono direttive europee da recepire e attuare.

«Il principio che ci ha mosso – spiega Niccolò Teodori – è che la rivoluzione energetica è già in corso con le rinnovabili e con l’eolico, e la vera mossa dirompente è quella che cambia il modello di business e che vede la gestione dell’energia da parte dell’utente che è anche produttore, e non più solo da parte del mercato».

Ricordiamo che l’Italia è uno dei Paesi con più impianti di fotovoltaico con sistema di accumulo: circa 600 mila gli impianti di energia alimentati da fonti rinnovabili e l’energia che viene prodotta da queste fonti alternative copre oltre un quinto della produzione primaria richiesta.

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