Anno del turismo UE-Cina 2018

Un’opportunità unica per far crescere il numero di turisti cinesi e concludere accordi di partenariato fra imprese europee e cinesi

Al via l’Anno del turismo UE-Cina 2018, iniziativa che rappresenta un’opportunità unica per incrementare il numero di visitatori, promuovere il turismo sostenibile e favorire le opportunità di investimento sia per le imprese dell’Unione europea (UE) che per quelle della Cina. L’Anno del turismo UE-Cina prevede diverse campagne di co-marketing, finanziate tramite partenariati pubblico-privati, vertici commerciali e incontri tra imprese del turismo finanziati dal programma europeo Cosme. L’obiettivo dell’UE è ottenere un aumento annuo dei visitatori cinesi del 10%, pari ad almeno un miliardo di euro l’anno per l’industria turistica, e concludere circa 200 accordi di partenariato fra imprese cinesi e dell’Unione europea.

Paolo Gentiloni, presidente del Consiglio dei Ministri, e Li Keqiang, primo ministro del Consiglio di Stato della Repubblica Popolare Cinese, hanno inaugurato l’Anno del turismo UE-Cina 2018 al Palazzo Ducale di Venezia, lo scorso 19 gennaio. Hanno preso parte all’inaugurazione anche Antonio Tajani, presidente del Parlamento europeo, Nikolina Angelkova, ministro del turismo della Bulgaria, Stato membro che presiede il Consiglio dell’UE nel primo semestre del 2018, Dario Franceschini, ministro dei Beni e delle attività culturali e del turismo, Qi Xuchun, vicepresidente del Comitato nazionale della conferenza politica consultiva del popolo cinese (CPPCC),  Du Jiang, vicepresidente dell’Amministrazione nazionale del turismo cinese, ed Elżbieta Bieńkowska, commissaria per il Mercato interno, l’industria, l’imprenditoria e le piccole e medie imprese, ritiene che l’Anno del turismo UE-Cina rappresenti «un ponte tra culture […] ed un esempio concreto della diplomazia culturale europea nel quadro del partenariato tra UE e Cina». Le fa eco Luigi Brugnaro, sindaco di Venezia, secondo il quale bisogna attendersi «un anno di relazioni amichevoli e opportunità economiche, culturali e sociali».

L’Anno del turismo UE-Cina è infatti una manifestazione concreta della diplomazia culturale dell’UE nel quadro del partenariato strategico con la Cina ed è in linea con la strategia dell’UE sulla Cina adottata nel 2016. L’Anno del turismo UE-Cina è inoltre un modo per promuovere una migliore comprensione fra il popolo europeo e quello cinese, contribuendo al dialogo interpersonale di alto livello UE-Cina e all’Anno europeo del patrimonio culturale 2018.

Uno degli obiettivi dell’Anno del turismo UE-Cina è anche quello di provare a semplificare le procedure nell’erogazione dei visti tra l’UE e la Cina e la connettività aerea tra le due aree geografiche. Questo potrebbe essere particolarmente importante per facilitare i flussi turistici verso l’Europa, in considerazione del fatto che la classe media cinese, ansiosa di dedicarsi ad attività nel proprio tempo libero, come il turismo, aumenta al ritmo di decine di milioni ogni anno.

L’Italia potrebbe intercettare questo flusso di turisti e, per questo, è necessario pianificare in modo organico delle attività di promozione in Cina ma anche potenziare il sistema dell’accoglienza nel nostro Paese ed i collegamenti aerei. In programma vi è anche la firma di un accordo di cooperazione tra il Ministero dei Beni e delle attività culturali e del turismo e l’Amministrazione Nazionale del Turismo della Repubblica Popolare Cinese. Un esempio delle attività che è possibile realizzare nell’ambito dell’Anno del turismo UE-Cina è Small towns: discovering Italian hidden gems, un concorso fotografico a Pechino sui Borghi italiani, organizzato dall’Ambasciata dedicato a turisti di nazionalità cinese. Purtroppo, dal 27 marzo, Alitalia sospenderà i propri voli verso Pechino: il collegamento avrebbe sofferto di pochi slots posizionati male, ma anche della concorrenza aggressiva da parte di Air China che, però, incrementerà i propri voli verso l’Italia.

 

 

 

 

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