Almeno Dio

La pandemia è tale che nessuno ne esce indenne: almeno un amico, un parente, un conoscente, un vicino ci ha lasciato per via del Covid-19. Le vie misteriose della fede

Frasi colte al volo in fila per il panino dinanzi a un bar che funziona solo per asporto, distanze rispettate, più o meno, mascherine d’ordinanza, ogni tanto qualcuno si versa nelle mani qualche goccia di amuchina, qualcun altro, invece, esce spruzzando un po’ d’alcol sulla confezione del panino, non si sa mai. Il dialogo riportato è avvenuto ieri tra due giovani, un ragazzo e una ragazza, sui 25 anni, studenti universitari, evidentemente cattolici.

A: « “Mal comune mezzo gaudio”, ripete sempre mio padre. No, non credo si possa dire così».

B: «Piuttosto direi: “Siamo tutti fragili e piccoli”».

A: «Bill Gates ha detto che ci ritroveremo più soli, aumenteremo il lavoro da remoto e non andremo più a messa, o molto meno».

B: «E intanto lui fa affari più di prima, come Zuckerberg e Ma e Google. Ci sono sempre più offerte per la sua messa d’affari».

A: «Loro sono i nuovi padroni del mondo».

B: «Sì, ma non sono al riparo dal virus. Forse possono ricevere il vaccino prima degli altri, quando ci sarà, ma non saranno certo immuni. Moriranno anche loro».

A: «Bill Gates ha sicuramente versato un sacco di soldi per il vaccino».

B: «L’avrà fatto per business o per filantropia?».

A: «Io credo che anche lui si stia facendo non poche domande al riguardo. Il Covid-19 ci sta denudando».

B: «Io lo vedo nelle conversazioni che ho con i miei amici: sì, all’inizio scherziamo e giochiamo, ma alla fine finiamo sempre per parlare della morte, della malattia, della solitudine, magari dei viaggi che faremo una volta liberati dalla bestiola».

A: «È così, non si può bluffare più. In fondo ci ritroviamo più tristi ma più autentici. Non è più il tempo della menzogna».

B: «L’altro giorno ho ascoltato quello di Radio Maria che diceva cose pesanti, complotti contro la Chiesa e cose del genere. Mi ha fatto pena, perché il Covid ci ha reso più spirituali, e quindi il presunto complotto contro la Chiesa sarebbe andato paradossalmente a favore della fede».

A: «Mia mamma ascolta padre Livio sempre, ma stavolta non era d’accordo con lui, perché dice che questo è un castigo di Dio, perché siamo troppo egoisti e cattivi».

B: «Mi sembra che stiano sbroccando tutti e due. Il Covid c’è, punto. Che effetto fa su di noi? Questo importa. E vedo che siamo più tristi, sì è vero, ma anche più veri. Avremmo mai fatto tra di noi una conversazione del genere in fila per il panino prima del coronavirus? Non credo proprio».

A: «C’era una scrittrice che ho studiato all’università, credo fosse Susan Sontag, che parlava della persona umana di fronte al dolore del sopruso e alla morte violenta, che si trova come sconvolta nell’intimo e che non rimane più la stessa, per tutta la vita. Io credo che non sarò più la stessa dopo che mia nonna è morta da sola».

B: «Io sto seguendo mio cugino che è in terapia intensiva, sedato e sotto casco di ossigeno. Ha 43 anni, era un manager che guadagnava un sacco di soldi, non c’era mai alle riunioni di famiglia, salvo a Natale. È come se fossi accanto a lui, non riesco a cacciarlo dalla mia mente con quei tubicini, quei bip, quelle tute da astronauti».

A: «Talvolta la notte non dormo, che faccio? Recito l’Ave Maria, meccanicamente, come un mantra, per scacciare gli incubi. Non mi era mai successo».

B: «Io no, io recito quel po’ di Dante che ho imparato a memoria, “la bocca sollevò dal fiero pasto forbendola ai capelli qu’elli avea di retro guasto”. Mi accompagnano, anche perché quei versi non parlano di quisquilie, come direbbe Totò, ma di realtà brucianti».

A: «L’altro ieri sono stata al funerale di una vicina, sono solo passata davanti alla parrocchia, ho pregato per lei, era piccola e sola. Al funerale c’era la figlia, pure lei piccola e sola, ancora più sola, e basta. L’ho salutata a distanza».

B: «Ma che senso ha tutto quello che stiamo vivendo? È un castigo? È un complotto? Ci siamo crocifissi con le nostre stesse mani manipolando la natura? Chi lo sa, mi sento smarrito».

A: «Dai che è il tuo turno».

B: «Almeno il Padre Nostro è vero: “Dacci oggi il nostro pane quotidiano”».

A: «Hai sentito che il nuovo Padre Nostro non dice più “e non ci indurre in tentazione”, ma “ma non abbandonarci nella tentazione”. A me piace».

B: «Almeno Dio non ci abbandona».

 

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