Alcune note sull’esperienza religiosa

Il pluralismo religioso oggi di fatto esistente interpella in primo luogo la teologia e la ricerca storica e fenomenologia. Quest’ultima è imprescindibile sia per un efficace dialogo interreligioso, sia per la riflessione teorica alla quale fornisce dati ed elementi indispensabili. La teologia delle religioni, d’altra parte, non è solo una specifica disciplina, ma

un’attenzione trasversale per la quale è centrale il concetto di esperienza religiosa. All’approfondimento di tale concetto, però, contribuisce anche la riflessione filosofica che può coglierne le più profonde dimensioni. In queste pagine sono prese in considerazione due questioni che sono prioritarie e cioè quella della relazione tra esperienza di Dio ed esperienza di sé e quella dell’esperienza di Dio come “immediatezza mediata” e, in tal modo, si può contribuire a illuminare il senso e la struttura originaria dell’esperienza religiosa come apertura all’Assoluto, che trova nelle religioni la sua espressione.

 

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