Alcoa. C’è la svolta

A febbraio arriverà una nuova azienda, la Sider Alloys, multinazionale svizzera dell’alluminio per dare lavoro a 500 operai di Portovesme in Sardegna

La conferma è arrivata dopo l’ennesimo tavolo al ministero dello Sviluppo economico. «Far ripartire lo stabilimento Alcoa di Portovesme – ha detto l’amministratore delegato di Sider Alloys Giuseppe Mannina – è una missione durissima e in pochi ci hanno creduto». Il manager ha poi ringraziato pubblicamente il ministro Carlo Calenda e il segretario generale Fim Cisl Marco Bentivogli per il loro coraggio e la loro caparbietà.

Soddisfazione in Sardegna e nel Sulcis, anche se si attende la formalizzazione dell’accordo per far tornare la serenità tra gli operai dello stabilimento di Portovesme.

Entro il 15 febbraio sarà concluso il passaggio da Alcoa a Invitalia a Sider Alloys. Il ministro Calenda potrebbe arrivare al presidio di Portovesme il 22 dicembre. Prima di Natale sarà sottoscritto un preaccordo, dall’11 di gennaio inizierà il confronto tra le organizzazioni sindacali e i vertici di Sider Alloys sul piano industriale.

Per Marco Bentivogli, segretario generale della Fim Cisl, «è la vittoria di chi non ha smesso di combattere per il lavoro».

Il Presidente della Giunta regionale della Sardegna, Francesco Pigliaru, ha espresso soddisfazione per il passaggio agli svizzeri di Sider Alloys. «Eravamo in pochissimi a crederci – ha affermato –  noi ci abbiamo lavorato da subito, fin dalla campagna elettorale del 2014, e adesso siamo molto vicini al risultato. Abbiamo avuto anche la fortuna di imbatterci in un governo con buone intenzioni dell’allora presidente del Consiglio, Matteo Renzi, e dei sottosegretari, Graziano Delrio prima e Claudio De Vincenti dopo. Sino al ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda, che ha fatto un lavoro straordinario. Quando capita di occuparsi di queste vertenze è fondamentale insistere e fare lavoro di squadra».

Per i 500 operai diretti e per altrettanti indiretti dello stabilimento Alcoa si intravede forse l’uscita dal tunnel. Nel Sulcis resta ancora aperta la vertenza dell’Eurallumina, i cui operai proseguono la mobilitazione per sollecitare la rapida riapertura della fabbrica. Nei prossimi giorni ci sarà un incontro alla Regione, non appena verrà completato il deposito dei documenti presentati dalla proprietà Rusal a completamento della procedura ormai in essere da quasi quattro anni.

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