Al servizio degli ultimi

La clinica Nhan Hòa, nella contea di Orange da oltre vent'anni offre cure mediche alle persone senza assicurazione sanitaria  
medico salute

Quasi il 16 per cento della popolazione americana non dispone di assicurazione sanitaria: detto in cifre, circa 50 milioni di persone hanno serie difficoltà a pagare le cure quando si ammalano. E il numero è in crescita: dieci anni fa la percentuale era ferma al 13 per cento. Si capisce quindi come la clinica Nhan Hòa (“concordia tra le persone” in vietnamita), nella contea di Orange (a sud di Los Angeles), possa fare la differenza nella vita degli abitanti, offrendo prestazioni sanitarie gratuite o a costi contenuti. Alla fine del 2010 ha festeggiato i vent'anni di attività, e aperto ufficialmente una nuova struttura: un edificio bianco, in cui i pazienti vengono accolti amichevolmente da persone che riescono a mantenere la calma nell'atrio affollato.
 
La clinica, che ha aperto nel 1991 come centro di consulenza medica volontaria in uno spazio di appena 30 metri quadrati, offre ora cure mediche di base, dentali, oculistiche e psichiatriche, oltre a programmi di educazione alla salute e una farmacia. Thua Vinh, uno dei pionieri di questo progetto, è nato in Vietnam nel 1953 e si è trasferito in Belgio per studiare all’età di 19 anni. Il suo sogno di diventare medico l’ha portato dieci anni più tardi negli Stati Uniti, dove ha subito colto grandi opportunità e grandi sfide: «Un medico che lavora sodo può guadagnare un sacco di soldi – ammette –, ma ricordo di essere rimasto colpito da quante persone non avessero alcun accesso alle cure. Una situazione molto diversa dal Belgio, dove lo Stato garantisce a tutti i servizi di base». Così, ispirato da una clinica per persone non assicurate pubblicizzata su un giornale, insieme al connazionale Vien Doan e altri due medici ha iniziato a lavorare come volontario in quella che allora era solo una stanza. «Lavoravo anche più di tre giorni a settimana gratuitamente – ricorda –, e l’ambulatorio era tutt’altro che ben fornito: ma eravamo felici di aiutare i pazienti, per la maggior parte rifugiati vietnamiti che avevano trascorso molti anni in prigioni militari prima di arrivare negli Usa. Non erano certo in buone condizioni di salute, molti non erano mai andati a scuola, ed avevano notevoli difficoltà ad adattarsi al nuovo Paese».
 
All’inizio non è stato facile raccogliere fondi per il progetto, tanto che nel 1992 i quattro medici hanno messo di tasca propria mille dollari a testa per l’affitto di un ambulatorio più grande. L’anno successivo è stato di fondamentale importanza per la clinica che, dopo un nuovo trasloco, è entrata a far parte della Coalition of Orange County Health Centers: sono arrivate così le risorse per assumere un direttore esecutivo e un altro medico, e l’accesso ad alcuni finanziamenti pubblici. Essendo la situazione più stabile, Vien Doan ha quindi deciso di dedicarsi a progetti di beneficenza in Vietnam; ma poi un altro medico ha perso la moglie ed ha dovuto lasciare per occuparsi dei figli, e il direttore esecutivo ha rassegnato le dimissioni. Soltanto Thua Vinh è rimasto, decidendo di non mollare. Nhan Hòa era ormai ben conosciuta nella zona: molti medici che avevano sentito parlare del progetto si sono uniti, così che è stato possibile estendere il servizio.
 
Presto anche la struttura dove lavoravano è diventata insufficiente, e la clinica si è spostata a Garden Grove. Alla direzione è arrivata Christine Ta, che ha dato vita a nuovi servizi – tra cui quello di mammografia –, e una farmacia ha aperto all’interno del centro. La clinica ha continuato a crescere, tanto che il comitato direttivo ha deciso di costruire una nuova struttura, aperta a gennaio 2011.
 
Molti pazienti frequentano la clinica ormai da anni. Anh Minh, a cui è stato diagnosticato un cancro al seno cinque anni fa, è grata non solo per le cure, ma anche e soprattutto per il sostegno ricevuto dal Women’s Cancer Support Group (gruppo femminile di sostegno per il cancro) di Nhan Hòa: «Ci diamo forza l’una con l’altra grazie all’ascolto, ai consigli e all’aiuto reciproco – racconta –. Grazie al gruppo questi cinque anni sono volati, e sono stati ricchi di esperienze significative».
 
Thua Vinh si occupa ancora della clinica come presidente del Consiglio di amministrazione. La Nhan Hòa continua nel suo servizio ai pazienti senza assicurazione, grazie anche ai fondi pubblici di Medicaid e del Medical Services for Indigents (Msi): è previsto un ticket di 25 dollari per la prima visita e uno di 20 per la seconda, ma chi non ha possibilità di pagare viene comunque accettato. Ci sono anche corsi di educazione alimentare, di preparazione al parto e per smettere di fumare. Sono circa un centinaio i pazienti che arrivano ogni giorno, e molti sono tuttora vietnamiti: Little Saigon a Westminster, la “capitale” dei vietnamiti espatriati, è infatti molto vicina. Ma Thua Vinh vuole assumere sempre più personale di lingua spagnola, perché «il 20 per cento dei vietnamiti è senza assicurazione – spiega –, ma la percentuale sale al 30 per cento tra gli ispanici».
 
La Nhan Hòa è una delle più grandi tra le 30 cliniche no profit di Orange County, e il tasso di ricambio tra il personale è molto basso: segno di una buona atmosfera lavorativa. Thua Vinh, che ha un ambulatorio privato come fonte di reddito, ha però un altro progetto nel cassetto: migliorare le condizioni di vita dei Raglan, una popolazione del Vietnam centrale, dove il tasso di alfabetizzazione è estremamente basso. «Dio mi ha dato molti doni – dice – e voglio restituire qualcosa».

(traduzione di Chiara Andreola)

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