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Il viaggio di Amal per i diritti dei bambini profughi

Partita da Gaziantep, vicino al confine turco-siriano, per trovare la sua mamma, la piccola Amal – una bambola di 3 metri e mezzo – ha attraversato la Turchia, la Grecia e l’Italia meridionale e stamattina è arrivata in piazza San Pietro, in Vaticano. Amal raffigura una bambina siriana di 9 anni sola, costretta a lasciare la sua casa e il suo Paese a causa della guerra, che viaggia in cerca della sua famiglia, e rappresenta idealmente 34 milioni di bambini rifugiati e sfollati, molti dei quali separati dalle loro famiglie. Dopo l’Italia, Amal proseguirà il suo viaggio verso nord per giungere, come ultima tappa, a Manchester, nel Regno Unito. Il messaggio dell’iniziativa è: “Non dimenticatevi di noi”.

Prodotto dal regista Stephen Daldry, da Tracey Seaward, dal regista teatrale e drammaturgo David Lan e da Good Chance, in associazione con la Handspring Puppet Company, con la direzione artistica di Amir Nizar Zuabi, The Walk è il viaggio di 8000 km che la Piccola Amal, ha intrapreso a luglio per cercare la mamma e che terminerà a novembre.

Nella tappa romana, sosterà anche nel teatro India, dove il 12 settembre, dalle ore 11, sarà accolta nell’iniziativa A teatro con la piccola Amal (ingresso su inviti) a cura del Teatro di Roma – Teatro Nazionale in collaborazione con MaTeMù/Cies, associazione CREA, ASCS-Scalamusic, UNHCR.

Una mattina di musica, teatro, giochi, danza e parkour per accogliere Amal negli spazi all’aperto del Teatro India. Dopo il benvenuto ad Amal da parte dei bambini e delle bambine del laboratorio Crea, la MaTeMusik band & crew , il gruppo musicale dello Spazio Giovani Scuola d’Arti MaTeMù (CIES Onlus) di Roma – il centro aperto al territorio che dal 2010 offre ad adolescenti spazi gratuiti di crescita artistica e culturale, ascolto, aiuto, orientamento e divertimento – eseguirà Come te – concerto con Fatou Sokhna, Claudia Inghingoli, Laura Migliorato, voci; Francis Foxer, rapper; Christian Demonte, Lorenzo Cecchini, chitarra elettrica; David Wilson batteria; Claudio Bruno Collantes basso elettrico; Marta Fratini sax alto; Andrea Fusacchia sax tenore; Ludovico Franco, Iacopo Teolis tromba.

“Ci siamo con entusiasmo – ha dichiarato Etta Melandri, presidente di Cies Onlus -. Ospitare e accudire i milioni di “ Amal” – piccoli rifugiati , migranti bambini e soli – è un dovere morale da cittadini del mondo; noi del CIES vogliamo accogliere questa bambina simbolo con l’arte e la bellezza che insieme ai diritti fondamentali ( salute, istruzione abitazione ) sono diritti che fanno crescere”. Il concerto è realizzato grazie al sostegno di Fondazione Alta Mane Italia MaTeMù è lo Spazio Giovani Scuola d’Arte del Municipio Roma I, creato e gestito dal CIES Onlus. E’ uno spazio di produzione artistica e culturale, di incontro e di supporto per adolescenti e giovani. MaTeMù vuole contribuire a combattere le disparità di accesso alla cultura e all’arte ed essere un luogo di inclusione e di cittadinanza. Per questo realizza ogni giorno 11 corsi artistici gratuiti (musica, teatro, hip hop, fumetto), insieme a una scuola di italiano, lezioni con supporto didattico, uno sportello di primo ascolto psicologico, l’orientamento alla formazione e al lavoro e spazi di incontro e socializzazione.

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